
Salerno. La componente del direttivo regionale della Fim Cisl, la salernitana Paola Trimarchi, è la nuova responsabile del coordinamento rosa della Cisl di Salerno. L'ha eletta all'unanimità mercoledì scorso il direttivo del movimento provinciale cislino. Nata a Salerno 50 anni fa, la Trimarchi da tempo è al fianco della Cisl e, nell'ultimo periodo, si è contraddistinta anche per il suo impegno nella vertenza Alcatel-Btp Tecno di Battipaglia, dove ricopre anche il ruolo di Rsu dell'azienda italiana. Ora, oltre agli incarichi di componente del consiglio generale dell'Ust salernitana e coordinatrice regionale femminile cislino per il comparto industria e artigianato, guiderà la delegazione femminile dell'unione sindacale territoriale di via Zara per i prossimi quattro anni. "Complimenti e auguri di buon lavoro": questo il pensiero di Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno, alla Trimarchi eletta alla guida delle donne salernitane. "La mia intenzione, come quella dell'intero coordinamento, è quella di cercare di migliorare, per quanto è possibile, il ruolo delle donne impegnate nel privato, soprattutto le precarie, costrette a rientrare in maternità dopo un anno di allontanamento dall'azienda, se va bene nella maggioranza dei casi - ha detto la Trimarchi dopo la sua elezione. Ci impegneremo anche sulla questione del femminicidio, sensibilizzando le nostre iscritte. Sicuramente non daremo vita a battaglie femministe che lasciano il tempo che trovano, ma sapremo ritagliarci il nostro spazio". "Sono convinto che la scelta di eleggere la dottoressa Trimarchi alla guida del coordinamento donne provinciale sia una garanzia di pluralità e partecipazione - ha detto Buono - ma, soprattutto, di sincera attenzione al mondo femminile e al suo desiderio di rendersi protagonista della crescita della nostra comunità. Sono certo che tra la segreteria provinciale e il coordinamento donne continuerà la profonda sinergia che ha caratterizzato la Cisl salernitana in questi ultimi anni e ci ha consentito di costruire insieme uno spazio di dialogo costruttivo e propositivo nel quale le diversità culturali ed umane hanno rappresentato le basi per il rinnovamento".