Lodi. Quattro weekend ricchi di appuntamenti ed eventi per il Festival della Fotografia Etica di Lodi, partito lo scorso 7 ottobre ed in programma sino a domenica 29 ottobre. Diverse le mostre in programma nei luoghi simbolo del centro storico cittadino, dall'ex Chiesa dell'Angelo sino a Palazzo Modignani. Tra di esse "NOOR by NOOR: ci sono cose che devono semplicemente essere viste", un progetto fotografico di NOOR, collettivo fotografico che unisce un ristretto gruppo di visual storytellers, fotogiornalisti, film-makers, scrittori, artisti altamente qualificati, che utilizzano immagini, video, parole e suoni per testimoniare quanto avviene nel mondo. Quartier generale ad Amsterdam, NOOR è composta da tredici fotografi che provengono da 11 paesi diversi: Nina Berman, Andrea Bruce, Stanley Greene e Jon Lowenstein (USA), Pep Bonet e Sebastián Liste (Spagna), Bénédicte Kurzen (Francia), Yuri Kozyrev (Russia), Francesco Zizola (Italia), Alixandra Fazzina (Regno Unito), Kadir van Lohuizen (Paesi Bassi), Tanya Habjouqa (Giordania) e Robin Hammond (Nuova Zelanda). La sezione "Uno sguardo sul mondo" propone invece ai visitatori i progetti di quattro fotogiornalisti che hanno raccontato storie drammatiche localizzate ma che riguardano tutti. L'italiano Fabio Bucciarelli, con "The devastating cost of humanitarian crisis in South Sudan - Famine and colera outbreak", si è soffermato sulla crisi umanitaria nel Sud Sudan; il danese Mads Nissen con "Over fear - Colombia's struggle for peace", ha indugiato sul processo dell'accordo di pace tra il governo colombiano e i guerriglieri delle Farc dopo più di cinquant'anni di guerra civile; il venezuelano Oscar B. Castillo è presente con "Eltestigo - nuestra guerra, nuestro dolor", un'indagine sulla crisi del suo paese e le conseguenze sulla popolazione. Infine, Giancarlo Ceraudo con "Destino final" presenta un lavoro sulle conseguenze della dittatura militare argentina e sui cosiddetti "voli della morte". Per il Wolrd Report Award 2017, da sottolineare "Donbass Stories - Spartaco and Liza" di Giorgio Bianchi che, dopo aver compiuto cinque viaggi in Ucraina nel corso di 4 anni, ha documentato tutto ciò che è avvenuto di importante in quel paese, dalle contestazioni del movimento Euromaidan alla guerra nel Donbass - la regione mineraria situata nella parte più ad est del paese.
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