Napoli. Il genio della composizione, la sorprendente intuizione visiva, la capacità di catturare momenti fugaci e significativi fanno di Henri Cartier-Bresson uno dei più grandi fotografi del Ventesimo secolo. La sua ricerca lo ha spinto in ogni luogo del mondo, lui è stato testimone dei momenti più significativi della storia: Cartier-Bresson ha fuso la poesia alla potenza della testimonianza generando una nuova grammatica visiva. Ha attraversato: surrealismo, Guerra Fredda, Guerra Civile Spagnola, seconda Guerra Mondiale con uno sguardo lucido attento e mai retorico. Dal 1926 al 1935, Cartier-Bresson frequenta i surrealisti, compie i primi passi nella fotografia e intraprende i suoi primi viaggi; dal 1936 al 1946, si assume un grande impegno politico lavorando per la stampa comunista e affrontando grandi esperienze nel cinema. Dal 1947 al 1970, apre la prestigiosa agenzia Magnum Photos allontanandosi dal fotoreportage. Al Palazzo delle Arti di Napoli una mostra delle sue opere fotografiche, una selezione dell'immenso corpus di immagini che Cartier-Bresson ci ha lasciato: l'esposizione, al secondo piano, copre l'intero percorso professionale del grande fotografo. Sono esposte 54 opere fotografiche tra le più importanti icone del grande maestro. Questa un'occasione imperdibile per ammirare alcuni tra i capolavori più toccanti e realistici del famoso fotografo francese, considerato un pioniere del foto-giornalismo. La mostra ha aperto il 28 Aprile e sarà visitabile sino al 28 Luglio.
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