Pordenone. Si è aperta mercoledì 19 settembre, con la dedica a Pierluigi Cappello al Teatro Verdi, la 19° edizione di pordenonelegge 2018. La cerimonia di inaugurazione, con Susanna Tamaro, Gian Mario Villalta Alessandro Fo e Federica Magro,ha visto la presentazione in anteprima dell'opera omnia, inclusi alcuni inediti, del poeta friulano "Un prato in pendio. Tutte le poesie1992 - 2017" (BUR Rizzoli), con le prefazioni di Gian Mario Villalta, Alessandro Fo ed Eraldo Affinati. Il festival ha lavorato d'intesa con le istituzioni per garantire un'edizione sicura, ma non blindata: safety e security per garantire tranquillità al pubblico e gustare piacevolmente gli eventi in programma.
La terza giornata di pordenonelegge, venerdì 21, si infittisce di protagonisti, oltre 150 per più di 50 incontri. Ha scelto pordenonelegge Arturo Perez Reverte, maestro del romanzo storico, per presentare in Italia "L'ultima carta è la morte", il nuovo libro edito Rizzoli: sarà un incontro esclusivo, perchè il grande narratore farà tappa solo a Pordenone. L'incontro alle 18, Teatro Verdi, con l'ultimo noir che vede protagonista l'agente Lorenzo Falcò in uno dei momenti più bui della storia europea, la Guerra civile spagnola. Un'altra anteprima internazionale con il romanzo dello scrittore indiano, Abir Mukherjee che presenta "L'uomo di Calcutta" (SEM Libri), una storia appassionante e vivida, sullo sfondo di un'India avvincente di inizio Novecento. Alle 12 Auditorium Istituto Vendramini. Le anteprime italiane di domani vedono in programma Mauro Magatti, insieme a Massimo De Bortoli, nell'incontro dal titolo "Oltre l'infinito. Storia della potenza dal sacro alla tecnica", alle 15.30 Convento di San Francesco, sosterrà che per uscire dalla crisi serve cambiare paradigma: solo la combinazione tra sostenibilità e logica contributiva può permettere di ricostruire il rapporto tra economia e società. Alle 11.30 Palazzo Montereale Mantica si parla di "Karl Marx. Vivo o morto? Il profeta del comunismo duecento anni dopo", l'autore Antonio Carioti dialoga con Umberto Curi: a duecento anni dal 5 maggio 1818, data di nascita del filosofo, economista e rivoluzionario tedesco, si può guardare alla sua opera con più serenità, ma anche con l'interesse che meritano i grandi classici. Maurizio Maggi presenta in anteprima, "La coda del diavolo" (Longanesi): insieme a Ilaria Tuti e Paolo Mosanghini per una riflessione sul noir, alle 16.30 Auditorium della Regione. Il percorso Parole in Scena punta i riflettori, alle 21.30 alla sala Capitol, sulla "Ballata senza nome" di Massimo Bubola: l'evento scenico, tratto dal libro del cantautore che ha vinto il Premio nazionale di cultura Benedetto Croce (Sperling&Kupfer) è una vera e propria Spoon River dei caduti di trincea e ci riporta all'ottobre 1921, nella basilica di Aquileia. Gli occhi di tutti sono rivolti alle undici bare al centro della navata, e alla donna che le fronteggia: Maria Bergamas. Dovrà scegliere, fra gli undici feretri, quello che verrà tumulato a Roma, nel monumento al Milite Ignoto. Sempre in anteprima assoluta per pordenonelegge (alle 21, Ridotto del Teatro Verdi) si racconterà - e si vedrà - la nuova stagione di "Poldark" grazie alla collaborazione de La Effe che metterà in onda la terza stagione della serie in autunno. Tratta dai romanzi di Winston Graham Poldark sarà al centro del dialogo fra Masolino D'Amico, anglista, traduttore e scrittore, e la giornalista Margherita Corsi, esperta di serie TV per VanityFair.
Fra gli incontri di cartello domani a pordenonelegge: alle 18.30 Teatro Verdi, Oriana Fallaci e la libertà di stampa, con Paolo Mieli; alle 18.30 Sala Capitol.Orgoglio e pregiudizio. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump, incontro con Tiziana Ferrario intervistata da Cristiano Degano. Paolo Zellini e la magia dei numeri, Peppe Dell'Acqua ripercorre con Giorgio Zanchini il racconto di Antonio Slavich e la "rivoluzione" di Basaglia che partiva da Gorizia, E ancora i romanzi di Olja Savičević, Sabrina Nobile, Annarita Briganti, Francesco Targhetta. I luoghi fra letteratura e oblio con Sergio Frigo e Paolo Ciampi, l'alpinista Manolo ripercorre in un libro i suoi esordi. Riparte "Viaggio in Italia", il progetto di pordenonelegge che per l'intera giornata di domani percorrerà l'Italia con parole d'autore. La narrazione e l'indagine storica per definire i luoghi, per coglierne l'evoluzione, lo spirito, l'atmosfera. Si comincia alle 9.30 nello Spazio Itasincontra con Giovanni Brizzi, fresco autore di "Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia" (Il Mulino). Insieme a lui scopriremo, attraverso il crinale sud-appenninico "Tra Sannio e Lucania", la seconda anima dell'Italia Romana, quella che per lungo tempo si era opposta al dominio dell'Urbe, conservando le proprie caratteristiche etniche e culturali. A seguire, Guido Crainz, alle 10 Spazio Ascotrade, per esplorare l'Istria, un territorio che non fa più parte del territorio italiano, ma che ha intrecciato la sua storia, in modo spesso drammatico, a quella del nostro Paese. Prosegue, alle 10.30 Auditorium Istituto Vendramini, Giovanni De Luna con "Torino fra Novecento e post Novecento", una città che ha vissuto tutte le contraddizioni del secolo scorso, dal taylorismo, alle lotte sindacali, alla resistenza, alle migrazioni dal Sud, al terrorismo. Una città che, in questo scorcio di nuovo millennio, sta riconsiderando il suo passato industriale per reinventarsi di nuovo. Ci spostiamo nel nordest, per parlare di Trieste con Raoul Pupo, questa contraddittoria e bellissima città, che ha patito il peso della storia, alle 16.30 in sala Capitol. ta speciale, quella agli affreschi di Ambrogio Lorenzetti, esplorati fra utopia e realtà. Infine, alle 21 al Teatro Verdi, il dialogo che, idealmente, tirerà le fila di questa giornata attraverso la storia e i luoghi: Corrado Augias e Luciano Canfora si chiederanno "Che razza di italiani siamo?" per dibattere dell'identità in rapporto ai luoghi. Roma è stata mille Anna Magnani nel libro di Aurelio Picca "Arsenale di Roma distrutta", in dialogo con Gloria De Antoni, alle 19 al Ridotto del Teatro Verdi; Laura Pagliara presenta l'ultimo lavoro di Romana Petri "Il mio cane del Klondike", alle 19 Palazzo della Provincia.
A pordenonelegge, vede quest'anno la luce un progetto affidato ai poeti: a 6 voci portanti della poesia contemporanea, alle quali è stato dato il compito di ridefinire e raccontare 6 parole chiavi del'68, a 50 anni da quel periodo proverbiale ma ancora così influente sul nostro tempo. Le parole del '68 per rileggere quegli anni attraverso una nuova distanza. Domani alle 16 Guido Mazzoni parlerà di Rivoluzione. In serata, sotto la Loggia del Municipio, alle 21, la serata dedicata alla mitica collana di poesia, la "Bianca" Einaudi - fonte di scoperte, riproposte e aggiornamenti, ci accompagna da anni proponendo sorprese e conferme - con Giovanna Rosadini, Tiziano Scarpa, Marcello Fois e Roberta Dapunt, presenta Raffaele Manica. Proseguono gli incontri dedicati all'Arcipelago Treccani, alle 10 Palazzo Montereale Mantica, Le parole che cambiano la mente, con Alessandro Zaccuri, presenta Alberto Garlini. Alle 11.30 Auditorium della Regione, Viagga verso. Poesie nelle tasche dei jeans con Chiara Carminati, presenta Beatrice Masini.