Pordenone. Da mercoledì 14 Settembre a domenica 18 Settembre torna Pordenonelegge, festival letterario promosso dall'omonima fondazione e curato dal direttore artistico Gian Mario Villalta, da Alberto Garlini e Valentina Gasparet. "Ci sono segnali - scrivono i curatori - che sembrano indicare che al proprio lavoro, alla vita della società, alle relazioni interpersonali, si chiede valore, non più soltanto profitto, non più soltanto piacere". Sono tanti gli eventi in programma nella cinque giorni della kermesse, che quest'anno spegne diciassette candeline, e che vedranno protagonisti scrittori, saggisti, filosofi sia italiani che internazionali. Per la Festa del Libro è giunto anche il prestigioso endorsement del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz che onora la festa del Libro con l'Alto Patrocinio dell'euroIstituzione. Uno degli incontri di punta sarà quello con il filosofo sloveno Slavoj Žižek, che presenterà alla platea il suo ultimo lavoro, "Il contraccolpo assoluto. Per una nuova fondazione del materialismo dialettico", edito in Italia da Ponte alle Grazie. Al centro della sua speculazione il fallimento del materialismo filosofico, dall'ottimismo positivista sino a Gilles Deleuze, con l'intermezzo cruciale della caduta del socialismo reale: appuntamento in piazza San Marco sabato 17 Settembre, alle ore 16. Tra i must della giornata di apertura, mercoledì 14, ecco l'incontro con Dario Cestaro e il mondo della "Paper Engineering": un racconto sulla progettazione e creazione delle sue opere, che passano attraverso immaginari fiabeschi e atmosfere magiche, usando Carousel o Diorami, descrivendo architetture di grandi città storiche, usando magnifici Pop up. E ancora "Un diverso esilio": Goran Vojnović racconterà dei 'cefuri', gli immigrati dalle Repubbliche meridionali della ex Jugoslavia che sono stati sistemati ben lontano dal centro storico e dai quartieri residenziali, ai margini economici ed esistenziali della bianca Lubiana, la prospera e industrializzata capitale della Repubblica di Slovenia. Shady Hamadi - invece - ripercorrerà il suo esilio fatto di partenze e di incontri, di sconfitte e di resistenza civile, per difendere un popolo che vuole l'emancipazione dalla dittatura e dal fondamentalismo e che, ogni giorno da anni, lotta per la vita e la libertà. Per festeggiare uno degli autori più amati dai giovani lettori - Roald Dahl - il festival ha invitato Giorgio Scaramuzzino a ridare voce e corpo ai protagonisti di storie divenute classici della letteratura per l'infanzia, come La fabbrica di cioccolato, Le streghe e Matilda. Appuntamento clou alle 18.30, quando al Teatro Verdi Gian Marco Villalta intervisterà Dacia Maraini su luoghi dell'anima e magie dell'infanzia, il male e il bene nell'attualità e nella storia.
Di grande richiamo, nella giornata di giovedì 15, l'appuntamento con Irvine Welsh, autore del celeberrimo "Trainspotting" che porta a Pordenone la storia di Jim Francis, nient'altro che il Begbie dello storico romanzo. Sempre in giornata, uno sguardo sulla Mongolia immensa e violenta vista dagli occhi del commissario Yeruldelgger, nato dalla penna di Ian Manook; una panoramica sulla fotografia nel XIX secolo con Italo Zannier; una tavola rotonda, al Convento di San Francesco, sulla geopolitica mutevole dell'attualità: migrazioni, terrorismo, crisi dell'Unione Europea, Brexit, guerre in Medio Oriente e in Africa, tensioni nei mari cinesi, elezioni presidenziali in America. In serata, la poesia vista dalla prospettiva della casa editrice Marcos y Marcos. Venerdì 16 Pietro Spirito porterà i visitatori sulle rotte della Trieste di Saba e Svevo: dal Porto Vecchio all'Hotel Balkan, un viaggio in quella che è eterna terra di frontiera. Nel quadro della rubrica "Viaggio in Italia", altri appuntamenti riguarderanno la Sicilia, Padova, Bologna, l'Appia, Nuoro e Milano. Pochi sanno che Primo Levi pubblicò, nel 1966, quindici racconti fantascientifici sotto il titolo "Storie Naturali" e dietro lo pseudonimo di Damiano Malaballa. Perché questa scelta e come si inquadra con la sua precedente produzione? A dissipare ogni dubbio sarà l'incontro con Francesco Cassata. Al Palazzo della Provincia la lectio di Gian Piero Piretto sugli spazi culturali della Russia, da ÄŒechov a Putin e ritorno. Al festival torna, sabato 17, Valerio Massimo Manfredi con un romanzo straordinario che racconta di due principi barbari, due fratelli, un unico sangue, divisi dall'amore e dall'odio per Roma. E sullo sfondo la battaglia di Teutoburgo, che decise il destino dell'Impero e del mondo. Marco Malvaldi illustrerà come poesia e scienza, da Omero a Borges, non sono opposte: non lo erano alle origini, non lo sono oggi. Nel pomeriggio la presentazione di "Nora Webster" di Colm Tolbin, romanzo su una donna irlandese che, all'indomani della morte del marito e con quattro figli, cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Al Teatro Verdi si terrà poi la consegna ufficiale dell'omaggio "La storia in un romanzo" Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole a Javier Cercas, mentre a Palazzo Badini Burhan Sönmez presenterà il suo Istanbul Istanbul in anteprima. Domenica 18, giornata di chiusura, riflettori sul ritrovamento dei Diari di Bulgakov, che Å entalinskij riesumò dalla Lubjanka, la sede dei Servizi Segreti sovietici e sulla traduzione del dossier sul maestro russo, inedita in Italia. Luciano Canfora terrà una lezione sul grande storico greco Tucidide, il "padre della storia", mentre Marco Rovelli e Domenico Quirico si soffermeranno su "migrazione e resistenza".
Particolarmente ricco il filone riguardante storia, filosofia e scienza. Oltre a Žižek, il festival accoglierà Jean-Claude Milner, saggista e filosofo francese che proporrà, provocatoriamente, "La politica delle cose" per un governo del mondo che esautori l'uomo dalla gestione del pianeta. Alberto Zino e Andrea Sartini si interrogheranno su tre grandi autori del passato, Derrida, Blanchot e Kafka, sospesi tra psicanalisi e filosofia. Del rapporto tra la nascita storica della banca e la genesi dei ghetti converseranno Giacomo Todeschini e Paolo Gol. Un festival nel festival sarà poi Poesia a pordenonelegge, con le voci piu' note della poesia italiana, da Patrizia Cavalli a Maurizio Cucchi, da Vivian Lamarque a Davide Rondoni, passando per gli autori stranieri del nostro tempo come l'ucraino Sergei Zadan.