Proseguiamo con ordine! A parte qualche sprazzo di Verdonità, in Italia è pressocchè scomparso il genere commedia romantica piena di simpatici equivoci. Ozpetek ha tentato di riesumarla, ma è pur sempre un turco. I grandi registi si sono dati alla macchia o fanno un cinema pieno di dietrologie (o semplicemente spolverano gli allori). Per cui benvenuto "cinema della crisi", speriamo che dia all'Italia quello che la politica non riesce a dare: un ordine progressista, non per forza anticlericale (tanto se la danno da soli la zappa sui piedi).
Non vuole però, questo film, dare nessuna ricetta, ma è fatto per regalare ai tristi visi pallidi della penisola italiota 100 minuti, circa, di riflessioni in allegria.
La storia ruota intorno ad un triangolo amoroso inconsueto (per chi non lo ha mai vissuto in prima persona!!!): due omosessuali ed una donna etero che diventa amante di uno di loro.
Uno dei ragazzi è candidato sindaco per una città del nord-est italiano (Trieste, per chi si chiedesse dove fosse stata girata la pellicola) ed il partito, il centrosinistra, decide di candidare come vice, essendo l'esponente in corsa per la sedia di primo cittadino dichiaratamente omosessuale, una donna incondizionatamente clericale ed a favore di una politica locale totalmente a favore delle famiglie, non avendo fatto i conti col destino si ritroverà in breve tempo invischiata in una relazione sessuale con un "diverso"...
E se ad un certo punto l'apparente pentimento, o l'apparente guarigione, del candidato sindaco Argentero, attratto dalla candidata vicesindaco Gerini (bellissima nei panni della bacchettona confusa), fa pensare ad un "Luca era gay" del Povia sanremese, versione cinematografica, vi sbagliate. Tutto nel film si risistema nel rispetto e nell'orgoglio delle rispettive scelte ed identità.
Esilarante la scena della discussione sul programma - lui presenta un volume dal titolo "Una città delle differenze" e lei un altro dal titolo "Una città per le famiglie". Alla fine la sintesi la fa un funzionario di partito: "basta rilegare i due volumi - tanto chi se li legge 'sti mattoni di 300 pagine".
Il film ha realizzato in Italia, nella prima settimana di programmazione, un incasso al botteghino di € 1.100.000 secondo i dati Cinetel.

Vi consiglio un libro, come da abitudine, che abbia attinenza col film che vi ho proposto. Sotto al titolo troverete una lettera che l'autrice ha indirizzato ai librai, anche a quelli della Valle dell'Irno:

Diritti diversi. La legge negata ai gay di Annamaria Bernardini de Pace (Bompiani, € 17,50).

"Cari amici librai,
sono Annamaria Bernardini de Pace, autrice del libro "Diritti diversi. La legge negata ai gay", edito da Bompiani e nelle libreria dal 1° Aprile 2009. Ho scelto Elisabetta Sgarbi (direttrice editoriale di Bompiani, ndr) perché il mio libro potesse essere pubblicato con entusiasmo e intelligenza. So che ora Elisabetta affida a Voi la nostra opera perché sia conosciuta e letta dal maggiror numero possibile di persone.
Siamo, quindi, diventati tutti insieme una squadra che spero funzioni davvero nell'interesse di tutti: editore, autore, librai e lettori. La discriminazione degli omosessuali è un argomento importante. Più dell'omosessualità stessa. Che, di per sè, non dovrebbe essere un problema.
Conto, quindi, davvero sulla Vostra collaborazione e sulla Vostra professionalità, sperando che questa volta e per questo particolare libro vi sia da parte Vostra un po' di partecipazione in più, dettata dalla voglia di combattere e vincere una battaglia per importanti diritti civili.
Con tanta gratitudine e cordialità.
Annamaria Bernardini de Pace"