Salerno. Inizia la residenza coreografica salernitana della danzatrice australiana Susan Kempster, nell'ambito delle iniziative promosse dalla Piattaforma AltriOrizzonti. La Kempster, di origini australiane e da diversi anni attiva in Europa, ha danzato e coreografato su palchi di respiro internazionale, vincendo numerosi premi e partecipando a importanti festivals. Il progetto residenziale che svilupperà a Salerno rappresenta il secondo step di una prima fase svoltasi a Barcellona, ad ottobre, per l'allestimento di una nuova piece insieme al danzatore salernitano Claudio Malangone, e per BorderlineDanza. "Metamorfosis" è il titolo della performance, liberamente tratta dalle Metamorfosi di Ovidio, elaborata in singolare risonanza con la nostra epoca preoccupata dal mito di un cambiamento continuo. "Confrontando l'ordine e il caos e immergendosi nell'immaginario fantastico dell'autore latino con epoche e spazi diversi, ci siamo chiesti -spiega Malangone - in che modo queste metamorfosi possono rimandarci ai nostri miti quotidiani". "L'approccio a questi miti -aggiunge Susan Kempster - sarà così per noi occasione di riflessione sulle forze che costituiscono la natura umana, sulla manifestazione del desiderio, sull'eterna lotta tra bene e male, sulle ambiguità legate alle strategie dello sguardo. Evocare un antico altrove per interpretare meglio la nostra contemporaneità." Il progetto, di matrice multimediale, prevede la già sperimentata collaborazione con Ugo Petillo per la realizzazione dei video, e con Francesco Ferrigno per il disegno luci. Ma la Kempster non si fermerà solo per l'allestimento del nuovo spettacolo. Infatti, nei giorni 26 e 28 novembre sarà ospite del Teatro dell'Ateneo, mentre il giorno 27 approderà nel'Auditorium del Centro Sociale di Salerno per sviluppare un lavoro coreografico per gli studenti del corso di formazione professionale CFP. Inoltre, il 26 e il 28 dalle 15.30 alle 17 sono previste prove aperte per gli studenti universitari, e il giorno 28 - negli stessi orari - dopo la performance della coreografia allestita è previsto un incontro con la danzatrice.