Nel frattempo il filmetto che vi propongo oggi è adatto ad un pubblico non incline alla depressione, non facilmente impressionabile e non tendente al pessimismo cosmico. Se vi siete riconosciuti in una delle categorie, fatevelo semplicemente raccontare. Il regista è il sommo artefice del colpo di scena finale, tenace adulatore degli effetti speciali e spregiudicato miscelatore di stili cinematografici. La critica, quella che conta, generalmente lo distrugge sempre, ma i suoi film, senza eccezione, sono diventati veri e propri cult (sue opere sono Il corvo del 1994, Dark City del 1998 e Io, robot del 2004). E anche questo eterno lungometraggio (dura due ore piene), mischiando horror e fantascienza, riconfermerà senz'altro il successo passato perché s'insinua in una ferita ormai aperta, un trend in crescita nei bisogni del pubblico mondiale, soprattutto americano, il "catastrofismo verosimile". Soprattutto il pubblico dei blockbuster.
A parte gli affascinanti prodotti speciali iniziali, gli altri, soprattutto dal secondo tempo in poi, sono per lo più già visti e rivisti. Se poi consideriamo la mia naturale avversione a Nicolas Cage ed ai film che tentano di essere, inutilmente, imprevedibili, beh allora è meglio finirla qui. Ma ho comunque scelto di proporvelo perché mi sembra esilarante il finale. A prova di stupore cattolico. Praticamente trattasi della predizione di eventi catastrofici, con le coordinate dei luoghi, fatta con estrema precisione da una bimba nel 1959. Le date, con tanto di numero di vittime, terminano nel 2009, anno in cui l'arcano mistero della bimba creduta pazza si risolve, grazie ad un professorone di astrofisica che, in maniera del tutto causale, scopre il modo corretto di interpretare i fogli pieni di cifre tramandati dalla bimba, in una lettera custodita da una capsula del tempo che la sua scuola, in cui la piccola studiava, ha lasciato ai posteri. Il resto vi assicuro che è prevedibile, ma non proprio tutto.


Giusto per associarvi un bel libro a tema, l'unico che io abbia mai letto di fantascienza. Il consiglio riguarda addirittura un'antologia. Vi basterà per colmare le eventuali lacune in fatto di fantastoria e fantascienza:

AA.VV., Il dilemma di Benedetto XVI, Milano, Mondadori, 1978. pp. 174.
Ogni riferimento al papa attuale è puramente casuale.