Ipocondriaco, pessimista, sfiduciato, claudicante e brontolone quest’ultimo personaggio alleniano, esprime a pieno la tensione sociale che, nostro malgrado, ci ritroviamo a vivere. Le delusioni politiche, economiche, amorose, una dopo l’altra ci rendono insostenibili, a noi stessi ed agli altri. La leggerezza ci aiuta a superarle, a raggirarle, continuando a vivere. Non per il protagonista di questo film che reduce di vari disastri emotivi realizza un personale antidoto al mal di vivere: il “basta che funzioniâ€, appunto.
Ma è il caso, unica componente incontrollabile del quotidiano, a rendere più saporito lo scialbo vivere dell’intelligente ex professore Boris Yellnikoff (Larry David, cabarettista ebreo famoso negli States) incastrandolo, dopo un incontro fortuito con una poco convinta vagabonda, in una interminabile reazione a catena di vicende esilaranti. Dopo la diaspora volontaria in Europa, Allen ritorna alla sua amata New York e lo fa con lo spirito di sempre, con quello che lo ha reso famoso sin dagli anni’70: l’insostenibile sarcasmo. Da un copione scritto più di trent’anni fa il regista/scrittore tira fuori una commedia incalzante che vi farà ridere e divertire ma soprattutto riflettere sui paradossi che la vita spesso ci impone di vivere. Questo film è, in effetti, più da leggere che da vedere perché, vi renderete conto, è molto profondo nella sua proverbiale ironicità . L’ordinario che si trasforma in follia, la normalità che diventa surreale, è su queste leve che Allen compone le sue opere, sia cinematografiche che letterarie. Nel finale noterete anche un certo modo scarpettiano di concludere le commedie, ma in teatro viene meglio! Il libro che associo al film proposto è, manco a dirlo, di Woody Allen il quale trova il tempo di irridere la società in cui viviamo così avanzata da apparire così tanto arretrata : Pura Anarchia, Milano, ed. Bompiani 2007, 168 pp. - € 17.00.