Figuratevi che al suo esordio nelle sale cinematografiche, è uscito mercoledì 20 novembre, ha in fretta raggiunto un primato: il film per il quale si sono prenotati il maggior numero di biglietti nel 2009. In meno di una settimana lo hanno visto in due milioni di persone. Il successo a tutte le latitudini è dovuto anche all’enorme successo del precedente film “Twilight†che ha reso folli d’amore incondizionato milioni di teen agers.
ùCi manca solo che i fan scendano in piazza al grido di: “Oscar subito!â€. Beh, comunque, una cosa è parlare del seguito e del successo di pubblico che ha ottenuto il film un’altra è capire se e quanto il film rende da un punto di vista prettamente cinematografico e basta. Dunque c’è da dire innanzitutto che hanno cambiato regista. Dalla Catherine Hardwicke di Twilight, “specializzata†in film su adolescenti (suoi il controverso “Thirteen†e “Lords of Dogtownâ€), si è passati al Chris Weitz di New Moon, che si ricorda invece per “About A Boy†(riuscito) e “La bussola d’oro†(meno).
È stata una scelta precisa dei produttori quella di far dirigere ogni film da un regista diverso, proprio perché ad ogni film corrisponde una diversa fase dell’amore tra Bella e Edward ed era bene che ciò fosse raccontato ogni volta in modo diverso. Perciò questo film, a differenza del primo, tiene fuori il mondo degli adolescenti e rende, come forse è giusto che sia, la crisi tra i due innamorati un fatto privato che purtroppo si banalizza. I mille rivoli che nasceranno dalla rottura del fidanzamento in poi rendono il film pesante ed, a tratti, goffo nei dialoghi. Persino gli interpreti sembrano molto poco a loro agio in alcune scene.
La sceneggiatura, curata sempre dalla Rosenberg, si accanisce troppo sui particolari e poco sulla storia. Eterni primi piani di volti tormentati, che scatenano tempeste ormonali globali anche solo con un’alzata di sopracciglio, non aggiungono valore alla storia d’amore glielo fanno irrimediabilmente perdere.
Potrei essere cattivo e dire che il film è brutto rispetto alla bella storia raccontata nel libro, ma non lo faccio e aspetto i vostri commenti al riguardo. In attesa del terzo episodio della saga, annunciato per il 30 giugno 2010, vi lascio con l’ennesimo libro abbinato al film di cui sopra: Storie di vampiri a cura di Gianni Pilo e Sebastiano Fusco, Newton e Compton editori, Roma 2003 (edizione I Mammut). Da Polidori a Stoker, da Maupassant a Conan Doyle, oltre settanta storie vi guideranno alla scoperta di una delle figure più celebri che popolano da sempre l’immaginario orrorifico di grandi e bambini. Buona lettura!