E per evitare di finire sposa ad un polemico e poco attraente ragazzo, ma pur sempre lord, questa volta si getta quasi consapevolmente nel buco - anticamera del Paese delle Meraviglie -, iniziando così la seconda saga della storia a cui tutti noi eravamo abituati. Il volto ad Alice è prestato dall’ingenua e pulita bellezza di Mia Wasikowska (australiana, famosa per aver girato un film in cui le paure dei suoi connazionali diventano realtà : un coccodrillo gigante semina terrore in un gruppo di persone in vacanza, carino!!!); mentre quello della terribile regina Rossa, personaggio a metà strada tra la regina di cuori ed una strega deforme, è affidato alla brava moglie del regista la Bonham Carter (mitica Marla in Fight Club di David Fincher, ruolo che le fece vincere l’Empire Awards 2000 come miglior attrice britannica) che ha ormai un passato consolidato nel genere fantasy per aver recitato in vari episodi di Harry Potter; sorella della regina Rossa è la regina Bianca, patetico e nell’irrealtà irreale personaggio, controparte positiva del male interpretato da una poco riuscita Anne Hathaway (la deliziosa imbranata segretaria di Miranda Priestly nel film Il diavolo veste Prada di David Frankel); sommo nel ruolo di Cappellaio matto è stato Johnny Depp, totalmente sfigurato ed irriconoscibile ma di alto rango nel carrozzone della Settima Arte forse perché, come lui stesso ha dichiarato, il ruolo segna la realizzazione di un sogno …
Alice non è più una bambina e si trova male in un mondo, la storia è ambientata in epoca vittoriana, che programma ogni cosa, anche i matrimoni. Rifugiatasi nel Paese delle meraviglie trova, anche li, un programma già deciso, nel quale deve indossare i panni, o meglio l’armatura, di eroina e sconfiggere un drago agguerrito al fine di allontanare la perfida, ma con carattere, regina Rossa per riportare sul trono la legittima, ma enormemente svampita, regina Bianca. Subita l’ennesima profezia Alice ritorna nel mondo reale che ancora attende una risposta all’aspirazione di matrimonio avanzatale da un tale lord. Il ritorno di Alice è un ulteriore fuori programma, l’ultimo della sua vita. Non è un film sensazionale, lo immaginavo stucchevole ma è stato addirittura scontato. Non è Il Burton che mi aspettavo di vedere, lento, impacciato ed a parte qualche ripresa aerea azzeccata, quasi assente. E se considerate che il biglietto costa 11 euro, capirete anche perché sono deluso!!
Riconciliamoci con un bel libro, che raramente deludono. Questo che vi propongo è fresco di stampa e mi è stato regalato da una cara amica che ringrazio per le continue manifestazioni di affetto a cui mi soggioga, con immenso piacere. Tra hippies, traffici di droga e delinquenti senza scrupoli capirete cosa ci stiamo perdendo noi onesti osservatori dello scorrere del tempo, ma forse è meglio così:
Un bacio alla cannella di W. Mosley Ed. Einaudi 2010. Prezzo 17,00 euro.