Un giorno il capofamiglia, Gennaro Belvedere, assisterà per sbaglio ad un omicidio; da quel momento dovrà valutare se per lui la (presunta)cecità può costituire una fortuna oppure no.

Quella di Di Maio è una comicità diversa dalla battuta di Scarpetta,  guarda al sociale e dipinge un ritratto spietato di uno spaccato di vita che ritroviamo oggi come venti o trent’anni fa: c’è il boss latitante, il camorrista futuro padre, (il malvivente è un personaggio purtroppo sempre più definito nei copioni napoletani), c’è  il ladro pazzo aspirante ricettatore, c’è il vanesio assistente sociale, e c’è l’impotente e disperata gente del popolo: tutte caratterizzazioni assolutamente verosimili, a tratti grottesche.

Personaggi e interpreti
Gennaro Belvedere: Lanfranco Capozzoli
Carmela,  sua moglie: Pia Rago
Pupetta, loro nipote: Valentina Serra
N’zerillo, marito di Pupetta: Gianluca Romano
Tommaso, amico: Gianmarco Sica
Titina, vicina di casa: Maria de Simone
Rafele ‘o scicco, il guappo: Alfonso Rinaldi
Elvira, moglie di Rafele: Lucia Cerrato
Leopoldo ‘o francese, malvivente: Gerardo de Luca
Orazio, assistente sociale: Giuseppe Franco
Rachele, assistente sociale: Chiara Guadagno
Elisa, assistente sociale: Donatella Streppone
Nannina ‘a vedetta, giornalaia: Patrizia Saggese
Luigino il metronotte: Nicola Landi
Lucia, moglie dell’arrestato: Annarita Ansalone
Patrizia e Lillino, figli di Lucia: Clelia e Vincenzo Portanova

Regia: Antonio Portanova
Aiuto regista e suggeritore: Mariafrancesca Ansalone