Ritmo veloce dell'azione, dialogo, musica e colpi di scena ben distribuiti, attori ben coordinati tra loro. L'"Enrico IV" resta uno spettacolo di straordinaria attualità, perché pone al centro l'ipocrisia della società borghese, che dai primi del 900 ai primi del ventunesimo secolo sembra non essere cambiata per niente. Ma ciò che fa riflettere è la problematica centrale che compare in tutta l'opera di Pirandello: la pazzia. Pazzo è il protagonista che si finge sovrano di Sassonia, mentre coloro che vanno a trovarlo, coloro che compatiscono l'amico, sono considerati abitualmente dalla società "normali"...

...Ma ad un tratto ecco che i ruoli si invertono...nella forza del dialogo i borghesi normali finiscono per diventare soltanto dei miserabili personaggi con i loro scheletri nell'armadio, vittime di una società falsa e impegnati anch'essi a recitare un ruolo, proprio come il loro amico pazzo, che recita la parte di un re. Ma allora chi è il pazzo?

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