Salerno. "Anche Tu, pure Io", frase che dà il titolo alla 4a edizione della Festa dei Popoli, rappresenta lo stupore provato nell'incontrare persone apparentemente diverse da noi, percepite lontane nello stile di vita, nei valori espressi, ma con cui scopriamo di avere tanto in comune. E dall'incontro, casuale, voluto o obbligato, nasce qualcosa di nuovo, frutto del contributo di tutti e dell'accoglienza di quanto ci divide e di quanto ci unisce. Come lo scorso anno, la Festa si articola in due momenti. Giovedì 14 giugno alle ore 17:00 a Salerno, presso la Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, si terrà un convegno dal titolo "Sono forse io il custode di mio fratello? - Percorsi di accoglienza, dialogo e convivenza". Il nostro mondo è dominato dalla crisi e dall'insicurezza. Di fronte ai grandi temi come le migrazioni, il dialogo tra le culture e le religioni, la solidarietà, la risposta più semplice è quella della deresponsabilizzazione, della fuga, della chiusura, nel tentativo di preservare la propria effimera sicurezza. Ma c'è un altro modo di rispondere, un altro modo di affrontare i problemi, un'altra via da seguire. Ne parleremo con gli studenti dell'Associazione "Rondine Cittadella della Pace" di Arezzo, e con don Vincenzo Federico, della Caritas della Diocesi di Teggiano-Policastro. Domenica 17 giugno alle ore 17:00 a Salerno, nel sottopiazza della Concordia, si svolgerà la festa vera e propria, preceduta da un momento di preghiera interreligioso, con gli stand allestiti dalle Comunità di stranieri e con lo spettacolo di canti, balli e rappresentazioni teatrali tipiche delle culture presenti nel territorio salernitano. La Festa dei Popoli è organizzata dall'Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, grazie al lavoro degli Uffici Diocesani Migrantes, Cooperazione Missionaria e Caritas, dei Missionari Saveriani di Salerno, delle Comunità di Cittadini Stranieri presenti a Salerno e provincia, di decine di volontari. La Festa dei Popoli continua ad essere un viaggio nelle diverse comunità, e con le diverse comunità, che abitano il nostro territorio. Mediante il confronto, positivo ed allegro, si rende possibile un processo di crescita dell'intera collettività.
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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