
Cava de' Tirreni. Si terrà venerdì 11 gennaio, alle ore 19.30, presso il Marte Mediateca di Cava de' Tirreni, il vernissage della mostra "Mari, Miti e Città" di Alfonso Mangone. Il progetto è inserito all'interno della rassegna d'arte curata dalla Fornace Falcone di Montecorvino Rovella, con l'obiettivo di presentare, di volta in volta, artisti del territorio salernitano presso la mediateca metelliana. La mostra intitolata intende mettere in risalto la vocazione espressionista del Maestro Mangone, che porta in galleria 15 opere con tecnica ad olio e acrilico su tela. Come gli espressionisti del Novecento, che esprimevano tensioni, sentimenti e stati d'animo attraverso la violenza del colore, la sintesi della forma, l'incisività del segno, realizzando come soggetti i paesaggi, le scene di vita quotidiana e le città, così Mangone porta all'estremo il concetto di viaggio, di esperienza umana che muove dall'interno dell'anima per poi esternarsi al mondo esterno, attraverso la rappresentazione dei luoghi in cui ha vissuto. Le 15 opere esposte al Marte, infatti, rappresentano 12 città italiane e internazionali (Milano, Venezia, Amsterdam, Berlino, Roma) più un trittico di natura religiosa in cui vengono ritratti Giovanni Paolo II, Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta. Mangone racconta la civiltà contemporanea, reinterpretando la realtà attraverso un'ottica istintiva, dove la passionalità dell'artista "di strada" prevale sulla ragione. Mangone ritrae la neo-civiltà urbana con occhio fotografico, lontano dagli stereotipi turistici. L'artista, prima di dipingere la città-soggetto, parte proprio dalla fotografia: 20 scatti, 20 foto su cui porre le basi per il futuro lavoro su tela. "Io racconto le civiltà del presente e del passato e quindi del futuro" - spiega Mangone. "Espressionisti si nasce, non si diventa. La mia linea artistico-culturale si è sempre inserita nel discorso espressionista. Mi sento molto vicino a El Greco che, pur essendo un pittore del '500, è ritenuto un precursore di questo movimento artistico. Ritraggo città perché le città sono movimento e il movimento è vita continua, al contrario del mito che è morto". Ecco le parole del critico Rosaria Sgroia su Alfonso Mangone: "Mangone raccoglie qui una nuova serie di percorsi urbani che spaziano fra luoghi e strade di: Amsterdam, Milano, Venezia, Bologna, Roma, Firenze ed altre città. La velocità neoespressionistica dell'autore ben si lega alle soluzioni che dividono la tela tra le architetture metropolitane, il segno umano e gli elementi naturali, in una triplice dimensione di spazi e di tempi corrispondenti come i livelli di un ikebana o le figure dialettiche di un superamento sempre in divenire". La Mostra è visibile al Marte Mediateca fino al 27 gennaio 2013.