Paestum. La Tomba del Tuffatore ritorna a casa. Il manufatto è stato infatti esposto nella rinnovata sala "Mario Napoli" del Museo Archeologico di Paestum, dopo un anno itinerante nel quale è stato ospitato dapprima al Palazzo Reale di Milano, in occasione di Expo, e poi al Mann di Napoli per la mostra "Mito&Natura". E' una sepoltura a lastroni, chiusa da una copertura piana, con affreschi sulle pareti interne. Sulla lastra di copertura è dipinto un uomo che si tuffa in acqua: il tuffo simboleggia il passaggio dalla vita alla morte. La decorazione dipinta della tomba detta del tuffatore, trovata nel 1968, illustra un grande momento della pittura greca, verso il 480 a.C., caratterizzata dallo stesso spirito dei pittori vascolari dello stile severo. Sulle quattro lastre, che costituiscono le parti della cassa, sono rappresentate scene tradizionali di simposio e di banchetto (lati lunghi nord e sud) e personaggi in cammino (lati brevi est ed ovest); la scena principale sul coperchio evoca un paesaggio marino dove le ondulazioni fanno sentire un fremito della superficie dell'acqua, mentre il tuffatore è colto in pieno volo, in un movimento di grande eleganza. Accanto alla Tomba del Tuffatore verrà esposta anche la Tomba delle Palmette, scoperta risalente ma ancora oggetto di studi. Il rientro della Tomba a Paestum coincide, dunque, con il restauro ormai completato della sala "Mario Napoli" e quello della fontana esterna realizzata da Carlo Alfano nel 1972.
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