
Fedele alla sua immagine di scheggia impazzita, Cyndi continua il suo percorso musicale senza una logica apparente guidata unicamente dalla sua passione e folle imprevedibilità. Si è già cimentata con brani del passato di altri autori nel 2003 con l'album "At last" ma anche con una rivisitazione dei propri con "Body Acoustic" del 2005. Nel 2008 ha sorpreso tutti col brano da disco-dance Bring Ya To The Brink, ed ora si tuffa, senza timori reverenziali nel repertorio classico del blues spiazzando ancora una volta tutti. Lei stessa spiega le ragioni di questa sua scelta di cantare il blues "Penso che l'arte ha bisogno di essere un'istantanea del mondo in cui vivi e la musica deve descrivere il mondo che ti circonda, devi esserci dentro e in questo momento l'America è cantare il blues". Nella sua impresa non è sola in quello che, come lei dice «E' il disco che sogno di fare da anni: ho scelto queste canzoni, e i musicisti che suonano nel disco, con incredibile attenzione perché li ho ammirati ed ascoltati per tutta la mia vita ». In "Just Your Fool di Little Walter" e "Down Don't Bother Me" la Lauper è accompagnata dal grande Musselwithe la cui impronta è riconoscibilissima fin dalle prime note dando colore e vivacità al disco. Romance In The Dark è una dolce ballata R&B da ascoltare ad occhi chiusi. Il soul di Don't Cry No More, vecchio successo di Bobby Blue Bland e Wilson Pickett riporta allegria e voglia di muoversi. In Mother Earth e in Shattered Dreams, tratta dal repertorio di Lowell Fulsom, nonostante la bravura di Allen Toussaint, la Lauper non sembra dare il meglio di sè. In Crossroads classico di Robert Johnson e in How Blue Can You Get di BB King è al suo fianco Johnny Lang che ricorderete giovanissimo in Blues Brothers 2000. Un piccolo è gioiello è l'interpretazione di Down So Low che la vede in una interpretazione sofferta e vera. Rollin' & Tumblin' , celeberrimo classico Muddy Waters, la vede duettare con la diva del soul di Memphis Ann Peebles che la surclassa col la sua voce calda e greve, ma il duetto è soddisfacente. Early in the Morning ci regala l'inconfondibile suono della Gibson di BB King e la sua voce riempie di fascino il classico di Louis Jordan. E' un lavoro fresco e godibile che non sarà amato dai puristi del blues, che rimproveranno a Cyndi la sua estraneità al mondo del blues e che la sua voce non può confrontarsi con le grandi del passato, ma tuttavia ha il merito di aver riportato il blues in prima pagina: brava Cyndi.