Il brano di Fossati è molto bello come quelli che solo Fossati sa scrivere, un testo intenso e un arrangiamento vigoroso, e la Oxa lo interpreta da par suo introducendoci in un nuovo disco che non ha nulla di improvvisato o raffazzonato.
Collabora al disco anche Pacifico, con "Apri gli occhi", e la suadente "Dopo la neve", dove la voce della Oxa si snoda nelle peculiari caratteristiche che l’hanno resa grande.
E poi ancora Francesco Bianconi dei Baustelle, autore di "La tigre", un melodia sognante che a tratti è spezzata da un arrangiamento quantomeno fuori dagli schemi.
E’ un disco che la Oxa ha voluto dedicare a un pubblico giovane a cui lei è sempre attenta e non sono un caso le sue partecipazioni come ospite ad “Amici†e â€X Factorâ€.
Stanca di seguire supinamente la logica di mercato Anna si è circondata di musicisti non navigatissimi e per questo ancora poco succubi delle bizze delle case discografiche.
E’ una Oxa che ha raggiunto la maturità e sente forte il bisogno di comunicare qualcosa di sé e la sua pretesa è di offrire un lavoro che vuole essere innovativo, quanto meno all’interno del suo percorso musicale.
Per questo si è affidata al sound di Loris Ceroni e ha intrapreso un percorso di una interessante ricerca di suoni perché, come dice la stessa Oxa, nonostante non c’è più voglia di speranza, per sopravvivere bisogna guardare al nuovo e al futuro.