
In relazione a quanto pubblicato in data odierna sul quotidiano "Roma-Cronaca di Salerno" sulle proprie pagine sportive ed in particolare sulla gara del campionato regionale di Seconda Categoria (girone N) tra l'Ac Honveed Coperchia e l'As Capriglia Calcio, la scrivente intende manifestare il proprio più totale dissenso e stupore per quanto evidenziato dall'autore dell'articolo. In apertura del pezzo si legge "Eppure, al triplice fischio, lo stadio è divenuto teatro di una vera e propria caccia all'uomo, tutti contro tutti. Uno spettacolo andato in scena sotto gli occhi attoniti di numerosi bambini recatisi, in quel di Capezzano, per assistere ad una sana giornata di sport. Il calcio è gioia e passione, è amore viscerale per i propri colori, non di certo violenza ed odio. Gli episodi che hanno visto protagonisti alcuni calciatori sono dunque da condannare come sono da condannare tutte le forme di violenza". Condividendo in pieno le affermazioni inerenti al valore didascalico del calcio e dello sport che, soprattutto in queste categoria, viene vissuto con passione e divertimento; va altrettanto sottolineata una visione a dir poco riduttiva di concetti molto più ampi ed estesi dal punto di vista socio-storiografici quali odio e violenza. Segue poi la cronaca della partita in cui viene puntualmente omessa una serie di importanti e nitide occasioni da goal della squadra ospite che, con Striamo e Forgione, ha mancato di pochissimo il bersaglio grosso. Fa quindi un certo effetto leggere come vengono riportate le dichiarazioni in via indiretta del ds locale Coccurullo (a cui va il ringraziamento per la sportività dimostrata): se un dirigente locale recrimina per il poco gioco della sua formazione, com'è possibile che dalla cronaca si evinca un gioco spumeggiante e dominante della stessa compagine ? In chiusura viene completamente ribaltato l'esito degli eventi: si legge " L'incontro termina tra la delusione dei supporters e la gioia, sproporzionata, di capitan De Gregorio che, colto dall'euforia, provoca i tesserati dell' Honveed a più riprese. Da qui alla mega rissa il passo è corto, mister Romeo prova a riportare la calma e a far ragionare i suoi ragazzi, Berritto reclama di essere stato offeso, l'arbitro è già sotto lo doccia. Soltanto il buon senso dei tesserati biancorossi evita ulteriori scontri: il Capriglia avrà pure portato a casa i tre punti, ma dal punto di vista della sportività esce dall' Andrea Bolognese ampiamente sconfitta". Niente di più falso: il campo sportivo in questione è dotato di molteplici vie di accesso al terreno di gioco che spesso e volentieri vengono aperte al termine dell'incontro per consentire un più rapido deflusso dei tesserati ospitati in tribuna. Ieri si è assistito ad una vera e propria invasione di massa che non ha risparmiato i calciatori dell'As Capriglia, aggrediti e provocati come accaduto in parte anche in occasione della gara d'andata. Alcuni comportamenti, è indubbio, vanno censurati ma la reazione sproporzionata da censurare, senza l'ausilio del direttore di gara, è quella di parte del pubblico che ha trasformato in un mini ring il centro sportivo. Fortunatamente il buon senso, anche e soprattutto quello dei tesserati più esperti della scrivente, ha evitato conseguenze peggiori. Si chiede, pertanto, pubblica rettifica ai sensi dell' art.42 della legge 416/1981.