Salerno. Un Lotito breve e conciso si è intrattenuto all'esterno dello stadio 'Arechi' per pochi minuti dopo la conquista della Supercoppa. Tanto è bastato al patron di Lazio e Salernitana per toccare tutti i punti a lui più cari tra cui quello delle presenze allo stadio: "Tutti i tifosi devono essere soddisfatti per il primo trofeo della storia della Salernitana. La squadra ha dimostrato grande compattezza per aver vinto il campionato con 5 giornate d'anticipo e la Supercoppa. Per il futuro non ne possiamo parlare ora, ma dopo qualche giorno di riposo. E' chiaro che aspetto risposte dai tifosi anche perché oggi c'era la possibilità di vincere un trofeo ed il pubblico non ha risposto a dovere. Anche questo confronto ha dimostrato che la Salernitana era superiore a tutta la Seconda Divisione". Futuro incerto a cui però si sta già lavorando in vista di un'altra stagione da protagonisti: "Perrone? L'anno scorso volevo tenerlo ma la piazza non ha voluto ed ho avuto ragione io. Voglio sapere se questa piazza vuole crescere deve rispondere con i fatti e fra poco farò partire la campagna abbonamenti per vedere se i tifosi risponderanno a dovere". Si presenta in sala stampa con la Supercoppa in bella vista a far da sfondo. Il primo trofeo della storia della Salernitana è il giusto e meritato premio per l'impegno - economico e non - profuso dalla proprietà granata dall'atto dell'insediamento all'ombra dell'Arechi. La definisce "ciliegina sulla torta" Marco Mezzaroma, scortato all'Arechi dalla compagna Gabriella Giammanco, ex parlamentare del PDL. Il co-patron della Salernitana valuta positivamente il lavoro fin qui svolto ed annuncia: "Entriamo nella fase che più mi piace, quella di programmazione. Inizieremo nei prossimi giorni, una volta prese le decisioni metteremo a conoscenza tutti. La squadra ha una struttura che permetterebbe di fare già un buon campionato ma arriveranno degli innesti. Mancini? Spero resti, ha dato un grande contributo in termini di quantità e di qualità. Per quanto mi riguarda squadra che vince non si cambia, a meno che non ci sia qualche evento - prosegue - Non mi riferisco solo a Carlo Perrone, ma all'intero staff tecnico e dirigenziale. Abbiamo fatto un buon lavoro e stiamo raccogliendo i frutti, sono sempre stato fiducioso anche grazie alla presenza di Claudio Lotito. Battibecchi nello spogliatoio? C'è un regolamento interno che facciamo applicare in maniera ferrea. Sono cose che non dovrebbero uscire, ma l'importante è che si mettano alle spalle"."Ero tranquillo, già proiettato al futuro. Contento di vedere la gente felice". Carlo Perrone ha vissuto leggermente in disparte i festeggiamenti per la conquista della Supercoppa di II Divisione all'Arechi dopo un doppio confronto in cui la sua Salernitana ha surclassato la Pro Patria. "Sono i ragazzi che sono andati in campo, io sono solo l'allenatore - prosegue il tecnico in sala stampa - Dentro di me la coppa era già portata a casa per i tre quarti, soprattutto dopo l'eclatante vittoria dell'andata. Nella mia carriera di sportivo ho vinto tanti trofei e le sensazioni sono sempre differenti, oggi c'era tanta felicità per l'obiettivo ma non nascondo che negli spogliatoi ho anche rimproverato i ragazzi all'intervallo: è vero che dopo dieci minuti eravamo praticamente 5-0 sommando anche l'andata, però non mi è piaciuto come abbiamo giocato in seguito. Ho detto ai ragazzi di riprendere a giocare".
In chiusura spazio ai giocatori. Per capitan Montervino e Guazzo si tratta "del coronamento di una stagione magnifica. Per il futuro c'è necessità solo di apportare qualche correttivo in vista della categoria da affrontare ma la base è solida. Emozioni indimenticabili". La vittoria dedicata alle vittime del 24 Maggio 1999 di cui ieri è ricorso il quattordicesimo, triste, anniversario. Enzo, Ciro, Peppe e Simone: vivo il ricordo, eterno il dolore !
FONTE: SoloSalerno.com
In chiusura spazio ai giocatori. Per capitan Montervino e Guazzo si tratta "del coronamento di una stagione magnifica. Per il futuro c'è necessità solo di apportare qualche correttivo in vista della categoria da affrontare ma la base è solida. Emozioni indimenticabili". La vittoria dedicata alle vittime del 24 Maggio 1999 di cui ieri è ricorso il quattordicesimo, triste, anniversario. Enzo, Ciro, Peppe e Simone: vivo il ricordo, eterno il dolore !
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