Salerno. Claudio Lotito è poco avvezzo agli esoneri. Nella sua storia da presidente, sono state pochissime le occasioni in cui è ricorso al cambio di guardia: alla Lazio è successo solo due volte (nel 2004/2005 quando a Caso subentrò Papadopulo e nel 2009/2010 con Edy Reja chiamato a sostituire Ballardini, ndr), con la Salernitana sappiamo tutti come è andata a finire l'avventura di Galderisi. Nel corso di un'intervista, il vulcanico presidente conferma la sua fiducia a Stefano Sanderra, malgrado lo stentato avvio di campionato: "Non tocca ai tifosi decidere e io non prendo ordini da loro. I tifosi pensassero a tifare e la società farà il resto. Mi pare che i dati dicano che con le presenze allo stadio siamo in calo costante e non va bene. Mi riferisco agli assenti, non a quelli sempre presenti, sia in casa che in trasferta. Le partite si vincono e si perdono. Siamo alla quinta e noi siamo scesi in campo una volta in meno rispetto ad alcune avversarie. Ora siamo dietro, poi vedremo. State tranquilli, perché la società metterà in campo tutte le risorse necessarie. Di sicuro non si criminalizza un allenatore dopo cinque partite. Quello che devo fare lo so io. A Salerno vogliono tutto e subito ma vorrei ricordare che non è semplice vincere subito. Pure l'anno scorso criticavano Perrone: dicevano che non era adeguato al progetto-vittoria. Io l'ho difeso, c'ho creduto e poi com'è andata?". Poi spiega perché ha scelto l'ex Latina: "Sanderra è una brava persona - prosegue - un allenatore capace che ha vinto i campionati, l'ho scelto per le sue grandi doti professionali e morali. Adesso volete attribuirgli tutte le responsabilità della sconfitta, ma in campo non ci va lui ma i calciatori. C'entra il tecnico fino ad un certo punto se la squadra costruisce sei palle gol e davanti alla porta non la buttano dentro. E poi, scusate, il gol dell'Aquila com'è arrivato? Mi dicono su un'incertezza del portiere e del difensore. Dunque di che parliamo? Ho anche domandato: 'L'Aquila meritava di vincere?'. Mi hanno detto no. 'Noi potevamo fare di più?'. Mi hanno risposto forse si e questo è un altro discorso. L'Aquila è squadra rognosa, ben organizzata, s'è arroccata, è seconda in classifica e quindi significa che ha dei valori. Non mi pare, però, che abbia fatto più di mezzo tiro in porta per vincere. Tutto quello che bisogna fare lo metteremo in campo. Avete visto che siamo stati capaci di intervenire sul mercato anche successivamente, ad esempio con Perpetuini, la sua assenza contro l'Aquila s'è sentita. Facciamoli crescere, recuperiamo giocatori e poi vediamo all'opera la Salernitana a ranghi completi - conclude - Abbiamo Foggia ancora fuori ma sta per rientrare, Mounard lo farà tra poco, Mendicino pian piano sta carburando. Diamo tempo al tempo. Ci sono calciatori che non sono entrati ancora in condizione perché sono arrivati in squadra dopo gli altri: toccherà all'allenatore utilizzare ora chi sta meglio, più funzionale alla risalita in graduatoria. Questa squadra è fatta per vincere, mica per perdere".