Salerno. La crisi è aperta. I tifosi contestano squadra, allenatore e patron ("Salerno non è la Lazio", hanno gridato in molti, ndr); una trentina di supporter granata volevo un faccia a faccia con Lotito al termine del match con il Viareggio, incontro che non è arrivato poiché il numero uno societario era impegnato con le interviste in sala stampa, né ha fatto trapelare l'intenzione di voler discutere con i tifosi. Ad ogni modo, Claudio Lotito, già scuro in volto per la sconfitta di Bergamo della sua Lazio, è costretto ad ingoiare un altro boccone amaro, come il deludente pareggio della Salernitana contro un modesto Viareggio. Ciò che desta preoccupazione tra tifosi e mass media è la mancanza di personalità di una squadra costruita per vincere ma il patron respinge al mittente tutte le accuse: "La colpa del pareggio è della squadra perché non ha avuto la determinazione giusta per chiudere la partita - afferma ai microfoni di LiraTv, per poi aggiungere - Non ho visto la reazione che mi aspettavo ma una cosa è certa: le responsabilità non sono dell'allenatore. Ha fatto tutto il possibile per vincere la partita, i cambi sono stati normali, forse non è molto fortunato". Difesa totale di Sanderra da parte del presidente della Lazio: "L'allenatore ha messo in campo una squadra per rendere al meglio ma bisogna segnare". A precisa domanda: "Questa squadra non sembra senza identità?" Lotito sbotta: "Che significa? Anche Perrone l'anno scorso ha spesso cambiato modulo, non dimentichiamoci dei cinque infortunati. Al massimo c'è un approccio diverso: questa è la stessa squadra che ha vinto con il Lecce. E perché non gioca come allora? Con L'Aquila abbiamo perso immeritatamente, oltre ad essere bravo devi essere anche fortunato, è un momento in cui le cose non girano". Poi all'improvviso interrompe l'intervista dicendo: "Trovatevi un altro presidente se non vi sta bene".
Nel frattempo, Stefano Sanderra non si ferma in zona mista per rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, chiudendosi in un silenzio stampa che ha il sapore di dimissioni; "Ha bisogno di riflettere" dice l'addetto stampa Lambiase. Lotito, in sala stampa, fa sapere che si tratta di una scelta sua e che intende rispondere personalmente alle domande riservate al tecnico: "Mi aspettavo una squadra operaia e questo non si è verificato. La colpa è dei calciatori che giocano con supponenza e superficialità. Nel primo tempo abbiamo fatto girare la palla con lentezza, nella ripresa siamo ricorsi ai lanci lunghi, che senso ha questa cosa? Che colpa ha l'allenatore di questa situazione? Sanderra ha letto bene la partita, forse la Salernitana pensava di aver già vinto la gara; nei 90 minuti di oggi il Viareggio non ha fatto un tiro in porta". Ad ogni modo, la Salernitana evidenzia dei limiti tattici e di gioco: "Sanderra non ha responsabilità - ribadisce Lotito - Qualora arrivassero le dimissioni faremo le nostre valutazioni. Il problema è che a Salerno non ci si accontenta mai: si vince e ci si lamenta del gioco, si pareggia e la colpa è dell'allenatore. Probabilmente avete dimenticato che due anni fa, in serie D, Perrone volevano mandarlo via tutti e l'ho difeso solo io, oggi dicono che è un eroe. E' l'atteggiamento della squadra che non può essere tollerato". Per il numero uno di Via Allende, anche gli infortuni hanno influito sul rendimento della squadra: "Perdere gente come Mounard, Molinari, Esposito, Nalini e Zampa penalizzerebbe qualsiasi squadra e questo non lo sottolinea nessuno. Mancini è stato sostituito da Nalini sul quale puntiamo molto; come si fa a dire che la squadra è più debole dell'anno scorso se abbiamo preso Volpe, Foggia e Mendicino? In questo momento ci gira male". Per il presidente non esiste un problema di modulo e il pari con il Viareggio, così come quello di Ascoli, è frutto della casualità: "L'atteggiamento finale è assurdo, contro ogni logica e su questo bisogna lavorare. Invece il Viareggio può ringraziare la Madonna di Pompei per aver ottenuto questo risultato". Infine, un commento sulla tifoseria, ricordando il Napoli di Reja in C1: "I tifosi devono fare i tifosi, oggi mi aspettavo un numero di presenze superiore e poi fanno pretese eccessive. Vogliono la vittoria, il gioco, la promozione ma non si rendono conto che non è un campionato di Serie A ed in terza serie il bel gioco non si vede. Vi ricordate del Napoli di Reja in C1? 1-0, gare bruttissime e i tre punti a casa".
Nel frattempo, Stefano Sanderra non si ferma in zona mista per rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, chiudendosi in un silenzio stampa che ha il sapore di dimissioni; "Ha bisogno di riflettere" dice l'addetto stampa Lambiase. Lotito, in sala stampa, fa sapere che si tratta di una scelta sua e che intende rispondere personalmente alle domande riservate al tecnico: "Mi aspettavo una squadra operaia e questo non si è verificato. La colpa è dei calciatori che giocano con supponenza e superficialità. Nel primo tempo abbiamo fatto girare la palla con lentezza, nella ripresa siamo ricorsi ai lanci lunghi, che senso ha questa cosa? Che colpa ha l'allenatore di questa situazione? Sanderra ha letto bene la partita, forse la Salernitana pensava di aver già vinto la gara; nei 90 minuti di oggi il Viareggio non ha fatto un tiro in porta". Ad ogni modo, la Salernitana evidenzia dei limiti tattici e di gioco: "Sanderra non ha responsabilità - ribadisce Lotito - Qualora arrivassero le dimissioni faremo le nostre valutazioni. Il problema è che a Salerno non ci si accontenta mai: si vince e ci si lamenta del gioco, si pareggia e la colpa è dell'allenatore. Probabilmente avete dimenticato che due anni fa, in serie D, Perrone volevano mandarlo via tutti e l'ho difeso solo io, oggi dicono che è un eroe. E' l'atteggiamento della squadra che non può essere tollerato". Per il numero uno di Via Allende, anche gli infortuni hanno influito sul rendimento della squadra: "Perdere gente come Mounard, Molinari, Esposito, Nalini e Zampa penalizzerebbe qualsiasi squadra e questo non lo sottolinea nessuno. Mancini è stato sostituito da Nalini sul quale puntiamo molto; come si fa a dire che la squadra è più debole dell'anno scorso se abbiamo preso Volpe, Foggia e Mendicino? In questo momento ci gira male". Per il presidente non esiste un problema di modulo e il pari con il Viareggio, così come quello di Ascoli, è frutto della casualità: "L'atteggiamento finale è assurdo, contro ogni logica e su questo bisogna lavorare. Invece il Viareggio può ringraziare la Madonna di Pompei per aver ottenuto questo risultato". Infine, un commento sulla tifoseria, ricordando il Napoli di Reja in C1: "I tifosi devono fare i tifosi, oggi mi aspettavo un numero di presenze superiore e poi fanno pretese eccessive. Vogliono la vittoria, il gioco, la promozione ma non si rendono conto che non è un campionato di Serie A ed in terza serie il bel gioco non si vede. Vi ricordate del Napoli di Reja in C1? 1-0, gare bruttissime e i tre punti a casa".