Pontedera. Ore frenetiche per la Salernitana. La sconfitta di Pontedera ha messo a nudo uno strappo che da tempo c'era e che non è più possibile risanare, ovvero quello tra la società e l'allenatore Carlo Perrone. Fabiani ha abbandonato lo stadio prima del fischio finale per raggiungere Lotito e Mezzaroma a Villa San Sebastiano, dove è atteso un summit per decidere il futuro della guida tecnica. L'ufficialità non c'è ancora ma l'esonero di Perrone sembra ormai cosa certa, i dirigenti granata stanno sciogliendo le riserve per capire su chi puntare per sostituirlo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'ennesima prestazione opaca della Salernitana ma ciò che si rimprovera all'allenatore è il fatto di aver chiesto rinforzi in difesa per poi lasciarli in panchina, decidendo di fare affidamento su elementi che finora non hanno offerto le giuste garanzie. Il tecnico, ad ogni modo, ha chiesto di riprendere gli allenamenti già domani mattina alle undici, al Settembrino di Fratte, seduta che si svolgerà a porte chiuse ma non è da esculdere che a dirigerla ci sarà un nuovo coach. Angelo Gregucci sembra il favorito, con l'ex Salernitana che è stato visto più di una volta durante questa stagione a seguire la squadra granata. Da non escludere il ritorno di Sanderra, esonerato per far spazio proprio a Perrone, e Menichini, molto stimato da Tare che spinge per la sua candidatura; sono attesi ulteriori sviluppi nelle prossime ore.
Intanto il mister laziale in conferenza stampa post partita ha glissato le domande inerenti al suo futuro, concentrandosi sulla gara: "Partita brutta, siamo partiti bene ma alla prima disattenzione paghiamo dazio. Siniscalchi? Ha fatto un errore sull'autogol, il portiere gli ha chiamato palla e lui non gliel'ha lasciata e questo l'ha condizionato anche poco dopo ma non mi sento di addossare la colpa ai singoli, il problema è del collettivo. Quando tiriamo noi o il portiere para o prendiamo il palo, i nostri avversari al primo tiro segnano e questo ti mette insicurezza, dopo i due gol subiti per la troppa voglia di fare abbiamo sbagliato ogni pallone. La squadra è bloccata mentalmente ed è insicura, alcuni devono ritrovare lo spirito di squadra. Mounard? C'è Foggia che è un giocatore importante e ha bisogno di giocare con continuità". E, in zona mista, ha parlato proprio Pasquale Foggia: "Al primo errore prendiamo gol e non riusciamo a reagire, forse non siamo così forti come credevamo. Mi dispiace per i tifosi, non meritano tutto ciò e non so perché questo campionato sta andando così, è la prima volta che mi capita in carriera. Il mio ruolo? Non faccio polemica, io faccio il giocatore non l'allenatore, è il mister a decidere dove devo giocare. Le voci per aver chiesto il cambio con il Gubbio? Non capisco perché escono fuori certe cose, non ho nulla da aggiungere, ho le spalle larghe e vado avanti per la mia strada".