Salerno. La vita universitaria è scandita da fasi ed avvenimenti che si accompagnano allo studio vero e proprio ma che sono ugualmente, se non più formative, per il futuro laureato che si appresta ad entrare nel mondo del lavoro. Una di queste esperienze è il soggiorno all'estero per apprendere una nuova lingua o semplicemente per confrontarsi con i coetanei di un'altra cultura. Un sogno che non tutti gli studenti possono permettersi ma che grazie al Progetto Erasmus, che ormai da 26 anni, permette la mobilità di circa 2,2 milioni di studenti all'interno della sola comunità europea. Erasmus non è altro che l'acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, oltre che un omaggio al grande umanista Erasmo da Rotterdam, e nasce per volontà della Comunità Europea nel 1987. Lo scopo è quello di consentire ad uno studente, appartenente all'Unione Europea, di frequentare per un periodo un'altra Università in un Paese UE , seguendo lezioni e dando esami, che vengono poi regolarmente riconosciuti una volta effettuato il ritorno nell'Ateneo di appartenenza, al termine del lasso di tempo prestabilito. Anche quest'anno, come da tradizione, l'Università di Salerno ha pubblicato il bando "Erasmus per studio" dell'anno accademico 2013-2014, che scadrà alle 23:59 del 12 febbraio 2013. La selezione è aperta a tutti gli studenti iscritti ad un corso di laurea triennale, specialistica, magistrale o al dottorato di ricerca. Requisito fondamentale per la partecipazione è il compilare il modulo presente al link http://unisa.llpmanager.it/studenti, dove vanno specificate un massimo di 3 Università partner dove ci si vorrebbe recare per studiare, tra quelle scelte dalla propria Facoltà per ambito disciplinare. Il processo di selezione è piuttosto lungo e accurato e serve ad accertare che il candidato possieda tutte le caratteristiche atte a trascorrere il suo periodo all'estero (può variare dai 3 ai 12 mesi) nella maniera più formativa possibile. Proprio per questo motivo, oltre ad una conoscenza ottimale della lingua del Paese in cui si trasferisce, l'Università e i fondi UE - per il periodo 2007-2013 sono stati stanziati per questo progetto ben 3,1 miliardi di euro- mette a disposizione del volenteroso studente delle borse di studio che comprendono la quota d'iscrizione all'Università ospitante, un fisso mensile, variabile rispetto al reddito, un corso di lingua e la pratica di uno sport, sempre presso la struttura ospitante. Sebbene la prima Università in Italia con il maggior numero di studenti Erasmus sia quella di Bologna, con 1650 studenti, Salerno ha sempre dedicato grande importanza a questo tipo di scambi internazionali tant'è vero che l'anno precedente ha dichiarato un impegno finanziario di 355.580,00 euro soltanto per la mobilità studenti. Infatti l'Erasmus non è soltanto uno scambio tra studenti, ma può esserlo anche per i docenti ed inoltre può basarsi anche su programmi di studio specifici o su programmi intensivi internazionali. Fanno parte di questa grande rete di Università tutti e 27 i Paesi dell'Unione Europea, compresi i Paesi associati come Liechtenstein, Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia, per un totale di 31 Paesi. Gli studenti italiani in Erasmus l'anno scorso erano 22.031, segno di un trend in ascesa positiva: siamo quarti rispetto a spagnoli, francesi e tedeschi. Le mete maggiormente preferite sono la Spagna (34,26%), la Francia (15,15%), la Germania (9,98%) ed il Regno Unito (8,39%). A nostra volta, siamo meta preferita per spagnoli (42,13%), francesi (9,57%), tedeschi (8,08%) e polacchi (6,32%). Durante l'anno accademico 2010/2011 gli studenti campani che sono partiti sono stati 1317, registrando un aumento del 5,1% rispetto all'anno precedente. Un fenomeno in continua crescita, testimoniato anche dai riscontri positivi di chi al progetto ha preso parte. Partecipare ad uno scambio estero infatti, rappresenta per i giovani uno dei primi esperimenti di vita autonoma ma anche e soprattutto un occasione per arricchirsi, grazie al confronto con una cultura differente e con modi di insegnare ed intendere la vita alternativi. Lo scambio tra colleghi europei, che si trovano a convivere, spinge ad imparare rapidamente la nuova lingua e il dover sostenere esami non più in lingua madre è un ulteriore esercizio per le facoltà di comprensione. Inoltre, va considerato il fatto che, aver compiuto un esperienza di respiro internazionale rende i giovani studenti dei candidati perfetti per il mondo del lavoro una volta terminati gli studi. Mancano pochi giorni alla chiusura dei termini di presentazione della domanda: occorre valutare bene se si vuole che la propria vita subisca per qualche mese un cambiamento radicale e se si ha il coraggio di sostenerlo, unito ovviamente alla lontananza dalla famiglia. A giudicare dal peso della mobilità Erasmus italiana che negli ultimi anni si è assestato al 10%, con un buon quarto posto, molti studenti ritengono una buona opportunità partecipare ad un progetto del genere anche se non tutti riescono a concretizzare realmente facendo ulteriormente impennare i prospetti. Ci auguriamo che quest'anno gli studenti salernitani possano contribuire ad aumentare il numero regionale e nazionale dei partecipanti, vivendo un esperienza senza precedenti nella loro vita.