Fisciano. E' stata presentata ieri, all'Ateneo salernitano, una delle prime e più importanti piattaforme di crowdfunding e sensibilizzazione del Sud Italia: stiamo parlando di DeRev, la cui pronuncia richiama con forza le parole "The Revolution". In effetti siamo proprio di fronte ad un progetto rivoluzionario, tutto partenopeo ed in parte salernitano. La società DeRev, che ha sede a Napoli, ha come amministratore delegato un giovane figlio di queste terre, Roberto Esposito, 28enne di Salerno, noto ai più per aver ottenuto poco tempo fa un Guinness World Record per il post su social network più commentato al mondo. Roberto è uno che ce l'ha fatta: è riuscito a realizzare il proprio sogno ottenendo un finanziamento anticipato di 1 milione e 250mila euro sul progetto elargito da importati società di Venture capital come Vertis SGR e da business angel come Giulio Valiante e Michele Casucci. Ma cerchiamo di capire meglio l'argomento: cos'è DeRev e a cosa serve? DeRev è uno strumento che permette a chi ha una buona idea ma poca visibilità, di realizzarla. Sul sito www.derev.com è possibile dare visibilità al proprio progetto a prescindere dal campo in cui è collocato (politica, cultura, economia ecc.) e ottenere i fondi per realizzarlo. Tutto questo dedicando un'attenzione particolare ai concetti di trasparenza, meritocrazia e democraticità. L'idea dell'utente, caricata su questa piattaforma social, viene trasformata in una "Rivoluzione", un progetto che si propone di ottenere un obiettivo ben preciso, la quale avrà lo scopo di migliorare la società e il mondo in cui viviamo. Esposito e i suoi soci ricordano a tal proposito che esistono 3 tipologie di Rivoluzione: 1) Rivoluzione Generale: un canale di comunicazione indipendente e aperto verso la propria community di sostenitori, per informare, sensibilizzare e creare il dialogo su questioni e interessi di qualsiasi natura. 2) Rivoluzione Crowdfunding: una campagna di raccolta fondi allo scopo di realizzare concretamente un progetto culturale, artistico, imprenditoriale, di innovazione tecnologica, sociale, politico o legato all'attivismo. 3) Rivoluzione Petizione: una campagna di raccolta firme per raccogliere un impegno concreto sulle questioni che si hanno a cuore in favore e a sostegno di iniziative, petizioni popolari, eventi e campagne di vario genere. Gli argomenti oggetto di Rivoluzione possono essere compresi nelle seguenti gabbie: politica e democrazia, azioni di massa (flash mob, eventi e manifestazioni), gruppi e fan club, business e tech (inventori, ricercatori, start up) , attivismo e arte e cultura. Presentare la propria idea su DeRev e far partire la propria Rivoluzione è completamente gratis. Ogni progettista ha a disposizione diversi strumenti per promuovere la propria idea, tra cui la raccolta firme e lo speaker's corner, ovvero la possibilità di prenotare una trasmissione e andare in onda, nel giorno e nell'orario scelto dall'autore in diretta streaming audio/video tramite webcam, in una pagina dedicata del sito DeRev. Tale servizio però prevede un costo, che permette a DeRev di ammortizzare le spese. Allo stesso modo alle donazioni che gli utenti faranno ai progetti/rivoluzioni che riterranno degni di essere finanziati , verrà detratta una piccola percentuale. La piattaforma, operativa da ottobre 2012, ha ospitato diversi progetti: attualmente spulciando tra le pagine del sito, vi sono 47 Rivoluzioni attive, che trattano gli argomenti più disparati. Partiamo da proposte di legge per arginare il fenomeno italiano della "fuga dei cervelli", per arrivare alla petizione per la ricostruzione della "Città della Scienza" di Napoli. Progetti ambiziosi, che cercano possibilità di realizzazione, quella stessa possibilità che Roberto Esposito, laureato in Ingegneria Aerospaziale presso la Federico II di Napoli, ha ottenuto e che gli ha permesso di installare il suo quartier generale in un antico palazzo proprio nel centro di Napoli, ma soprattutto di assumere a tempo indeterminato ben 5 collaboratori: un evento raro in un periodo come questo! Un esempio per i nostri giovani universitari e un incitamento a non perdere le speranze e ad inseguire sempre i propri sogni, ma soprattutto un appello al senso civico e al mettere la propria creatività al servizio di quella parte di umanità che vuole un mondo più giusto.