Fisciano. Martedì 4 febbraio si svolgerà a Roma una manifestazione degli studenti delle facoltà di Scienze della Formazione Primaria di tutta Italia contro l'attivazione dei Pas (Percorsi Abilitanti Speciali). Questi ultimi, attribuiscono l'abilitazione all'insegnamento nella scuola dell'infanzia e primaria a tutti coloro che hanno conseguito il diploma magistrale entro l'anno scolastico 2001-2002 e che hanno maturato almeno 540 giorni di servizio nel sistema scolastico nazionale nelle scuole statali e non statali. I diplomati al magistrale, dopo aver frequentato i Pas, che non prevedono prove preselettive ed hanno una durata di 8 mesi, conseguiranno un titolo che li abilita a diventare insegnanti di scuola dell'infanzia e scuola primaria: di fatto verrà vanificata la formazione universitaria per conseguire la laurea in Scienze della Formazione Primaria, anch'essa abilitante e attiva dal 1998. Questa scelta, fatta per andare incontro alle esigenze dei precari e dei sindacati, provocherà di fatto una generale diminuzione della qualità della scuola. La protesta, partita dagli studenti del Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria di Salerno, ha coinvolto in poche settimane tutti gli studenti d'Italia. L'opposizione nasce dai molti dubbi legati alle potenziali ricadute formative degli attuali precari della scuola non abilitati: un percorso di soli 8 mesi è insufficiente a fornire tutte quelle competenze professionali che gli studenti acquisiscono in 5 anni (30 esami, più 300 ore di laboratorio, 600 ore di tirocinio in classe al fianco dei docenti, 100 ore di laboratorio di lingua inglese per conseguire il livello B2). Non è un caso, infatti, che tutte le università sede dei corsi di laurea di Formazione Primaria università, sono contrarie ad attivare questi Pas. Il 4 febbraio ci sarà un incontro al MIUR per dirimere la questione. Il MIUR ha fatto sapere che i Pas saranno comunque attivati; la decisione spetterà alle singole Regioni (agli Uffici Scolastici Regionali) che potranno autorizzare le università telematiche non statali. Questa proposta è ritenuta ulteriormente "riduttiva" per un corso di abilitazione già così breve. Il coordinamento nazionale di Formazione Primaria, con la manifestazione del 4 febbraio, intende difendere i diritti degli studenti universitari, ma anche quelli degli allievi delle scuole dell'infanzia e primaria (e dei loro genitori): il diritto ad una formazione adeguata, efficace, al passo coi tempi. Una formazione che non può più essere attuata con "paginette", tabelline a memoria, fotocopie da colorare. Una formazione che può essere assicurata solo da insegnanti in possesso di specifiche competenze professionali.
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