di Valentina Serra
Il nome, che è tutto un programma, sotto molti punti di vista, è quello dato all’incontro con il senatore Sergio Zavoli, che torna ancora ospite della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno.
Di quale aria si tratta potrà dircelo solo lunedì, 8 marzo, alle ore 11,00 presso l’aula dei Consigli di Facoltà. L’appuntamento è stato organizzato dalla Scuola di Giornalismo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione.
Di quale aria si tratta potrà dircelo solo lunedì, 8 marzo, alle ore 11,00 presso l’aula dei Consigli di Facoltà. L’appuntamento è stato organizzato dalla Scuola di Giornalismo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione.
Sergio Zavoli, attualmente Presidente della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, prima di ricoprire incarichi istituzionali e di prestigio (senatore PD, è stato presidente della RAI) è un giornalista con la passione per la storia. Comincia infatti come giornalista radiofonico. Ma tale definizione certo non basterebbe a delineare la sua figura. E’ stato conduttore di telegiornale, è stato direttore di testate di carta stampata importanti come ‘Il Mattino’, è stato direttore del Gr1, è stato autore televisivo, è scrittore, ma soprattutto è ricordato dagli addetti ai lavori come autore di importanti e approfondite inchieste, che vanno dallo sport all’attualità, alla storia.
Tra i suoi reportage : "Nostra padrona televisione" (1994), "Credere non credere" (1995), Viaggio nella giustizia (1996), "C'era una volta la prima Repubblica" (1998), "Viaggio nella scuola" (2001).
Tra i riconoscimenti vari ricordiamo che l’Università di Urbino gli ha conferito la laurea ah honorem in Lettere, L’università di Tor Vergata lo ha onorato con la laurea honoris causa in Giornalismo. Prima di ricoprire il ruolo attuale della Commissione di Vigilanza, contribuendo così a placare la faccenda sul caso Villari e precedenti, è stato membro della Commissione Istruzione e Beni culturali ed ha presieduto la commissione per la Biblioteca e l’Archivio Storico.