Il pensiero che pervade la stragrande maggioranza di appassionati e tifosi si sta materializzando in un'indissolubile certezza. Il campionato si deciderà quasi sicuramente nello scontro diretto del primo maggio. Solo a quel punto si potrà conoscere con maggiore certezza chi sarà la regina del campionato. Direte voi che è ancora presto operare qualsivoglia forma di pronostico, ma per capirci qualcosa in più in questo torneo così emozionante quanto equilibrato abbiamo tutti gli elementi per formulare un'analisi accurata.
CHE NUMERI! Partiamo dalla capolista. La vittoria che ha permesso domenica alla formazione di Imperato di riappropriarsi della prima piazza, giunta peraltro all'ultimo istante grazie alla zampata vincente di Della Porta, è sinonimo di continuità. Diciassettesima vittoria stagionale che innalza a diciannove la striscia di partite utili consecutive dell'Atletico. Diciannove come le reti griffate dal capocannoniere Giovanni De Stefano, infallibile cecchino dell'area di rigore assieme al suo fidato ispiratore e "compagno di rete" D'Antonio. Insieme i due hanno messo a segno più della metà delle cinquanta reti realizzate fino ad oggi. Numeri impressionanti che mettono i brividi solo a sentirli. Seppur con un gol in meno, il medesimo rendimento è stato conseguito anche dal duo rocchese De Sio-Landucci, trenta reti in due. C'è però un punto di discontinuità tra le due formazioni. Mentre l'Atletico Irno vive per la maggiore delle reti del suo tandem offensivo, la Rocchese, oltre a trarre beneficio dalla "premiata ditta delle meraviglie" può annoverare tra i marcatori più prolifici anche i difensori Anaclerico e Izzo, decisivi proprio nelle recenti partite. Un ulteriore elemento finalizzato a descrivere due realtà che si equivalgono e differenziano allo stesso tempo.
PROVE DI FUGA. Attenzione però a non sottovalutare gli avversari e non dare mai nulla per scontato perché si rischia di incorrere in spiacevoli errori di percorso che possono anche compromettere i sacrifici di un'intera stagione. Viene allora spontaneo il rewind ad un mese fa quando Giliberti castigò, in Atletico Irno-Aterrana, i rossoblu proprio sui titoli di coda. Fosse andata diversamente a quest'ora si starebbe già parlando di fuga e di una seria ipoteca sul campionato. Ma se non è una fuga quella dell'Atletico Irno poco ci manca. Due punti sono pur sempre due punti e un principio sul quale la corazzata baronense dovrà consolidare quanto prodotto fino ad oggi. Tutto facile?Assolutamente no, visto che il calendario non sembra sorridere a nessuna delle due pretendenti al titolo. L'Atletico prima dello scontro diretto affronterà in successione Rufoli, Centro Storico, Calvanico e Campigliano. Ovvero tutte squadre seriamente impegnate nella lotta per la salvezza. Ma se sono vere le voci di corridoio secondo le quali il Centro Storico non dovrebbe più presentarsi in campo a causa degli insormontabili dissidi societari, allora è anche vero che l'Atletico avrà il benefit di presentarsi allo scontro diretto con una gara in meno nelle gambe. E non è affatto poco per una squadra che ha quasi sempre spremuto i suoi uomini chiave sia per affrontare ad armi pari il campionato di vertice con la Rocchese, sia per onorare al meglio gli impegni di coppa campania, tra l'altro sfuggita proprio sul più bello.
QUESTIONE DI CARATTERE. Anche la Rocchese è attesa da un calendario da tenere sotto osservazione. Sedna, Audax Salerno, Rufoli e Calvanico saranno le squadre da battere per la corazzata di Basile. E tra queste figura un brutto ricordo chiamato Audax, ovvero l'unica squadra ad aver infranto la dura legge del Ravaschieri Fieschi. Nella Rocchese emerge un carattere forte, grintoso, uno spirito battagliero che sembra travolgere con grande impeto chiunque si trovi sul suo cammino. Se sarà così da qui a un mese l'invito è quello di non perdere un solo minuto di un campionato che continuerà a riservarci ancora una carrellata di emozioni e un frullato di puro agonismo, spettacolo e sano calcio. Benvenuti. Siamo ufficialmente entrati nel vivo del divertimento: il cuore batte forte.
CHE NUMERI! Partiamo dalla capolista. La vittoria che ha permesso domenica alla formazione di Imperato di riappropriarsi della prima piazza, giunta peraltro all'ultimo istante grazie alla zampata vincente di Della Porta, è sinonimo di continuità. Diciassettesima vittoria stagionale che innalza a diciannove la striscia di partite utili consecutive dell'Atletico. Diciannove come le reti griffate dal capocannoniere Giovanni De Stefano, infallibile cecchino dell'area di rigore assieme al suo fidato ispiratore e "compagno di rete" D'Antonio. Insieme i due hanno messo a segno più della metà delle cinquanta reti realizzate fino ad oggi. Numeri impressionanti che mettono i brividi solo a sentirli. Seppur con un gol in meno, il medesimo rendimento è stato conseguito anche dal duo rocchese De Sio-Landucci, trenta reti in due. C'è però un punto di discontinuità tra le due formazioni. Mentre l'Atletico Irno vive per la maggiore delle reti del suo tandem offensivo, la Rocchese, oltre a trarre beneficio dalla "premiata ditta delle meraviglie" può annoverare tra i marcatori più prolifici anche i difensori Anaclerico e Izzo, decisivi proprio nelle recenti partite. Un ulteriore elemento finalizzato a descrivere due realtà che si equivalgono e differenziano allo stesso tempo.
PROVE DI FUGA. Attenzione però a non sottovalutare gli avversari e non dare mai nulla per scontato perché si rischia di incorrere in spiacevoli errori di percorso che possono anche compromettere i sacrifici di un'intera stagione. Viene allora spontaneo il rewind ad un mese fa quando Giliberti castigò, in Atletico Irno-Aterrana, i rossoblu proprio sui titoli di coda. Fosse andata diversamente a quest'ora si starebbe già parlando di fuga e di una seria ipoteca sul campionato. Ma se non è una fuga quella dell'Atletico Irno poco ci manca. Due punti sono pur sempre due punti e un principio sul quale la corazzata baronense dovrà consolidare quanto prodotto fino ad oggi. Tutto facile?Assolutamente no, visto che il calendario non sembra sorridere a nessuna delle due pretendenti al titolo. L'Atletico prima dello scontro diretto affronterà in successione Rufoli, Centro Storico, Calvanico e Campigliano. Ovvero tutte squadre seriamente impegnate nella lotta per la salvezza. Ma se sono vere le voci di corridoio secondo le quali il Centro Storico non dovrebbe più presentarsi in campo a causa degli insormontabili dissidi societari, allora è anche vero che l'Atletico avrà il benefit di presentarsi allo scontro diretto con una gara in meno nelle gambe. E non è affatto poco per una squadra che ha quasi sempre spremuto i suoi uomini chiave sia per affrontare ad armi pari il campionato di vertice con la Rocchese, sia per onorare al meglio gli impegni di coppa campania, tra l'altro sfuggita proprio sul più bello.
QUESTIONE DI CARATTERE. Anche la Rocchese è attesa da un calendario da tenere sotto osservazione. Sedna, Audax Salerno, Rufoli e Calvanico saranno le squadre da battere per la corazzata di Basile. E tra queste figura un brutto ricordo chiamato Audax, ovvero l'unica squadra ad aver infranto la dura legge del Ravaschieri Fieschi. Nella Rocchese emerge un carattere forte, grintoso, uno spirito battagliero che sembra travolgere con grande impeto chiunque si trovi sul suo cammino. Se sarà così da qui a un mese l'invito è quello di non perdere un solo minuto di un campionato che continuerà a riservarci ancora una carrellata di emozioni e un frullato di puro agonismo, spettacolo e sano calcio. Benvenuti. Siamo ufficialmente entrati nel vivo del divertimento: il cuore batte forte.