Napoli. E' critica la situazione nelle campagne del territorio campano, a causa del forte maltempo. Le cosiddette "bombe d'acqua" cadute a macchia di leopardo in tutte le province hanno distrutto i raccolti di frutta e verdura, abbattuto i campi di mais, devastato i vigneti in un periodo delicatissimo per la maturazione delle uve, compromettendo i risultati economici di un intero anno di lavoro. Grave la situazione in tutta la regione dove si registrano in alcune zone danni pesanti anche a strutture aziendali, strade poderali e interpoderali. Stando al monitoraggio degli uffici Coldiretti dislocati sul territorio regionale situazione critica nella Valle dell'Irno, in provincia di Salerno, e a Buccino, dove è esondato il fiume Bianco. Colpito anche l'agronocerino sarnese dove interi campi di pomodori sono stati danneggiati dalla furia della pioggia. Sono andati sott'acqua seminativi e ortive come peperoni, melanzane e pomodori compreso il pregiato pomodoro San Marzano dop. Gli allagamenti più gravi riguardano la zona compresa tra l'Alto Napoletano e il Casertano, in particolare l'Acerrano Nolano Mariglianese, l'area di Somma Vesuviana e l'area di Villa Literno. Sono andati sott'acqua seminativi e ortive come peperoni, melanzane e pomodori compreso il pregiato pomodoro San Marzano Dop e circa l'80 delle coltivazioni di noci e nocciole. Gravi danni - precisa la Coldiretti - anche nel litorale domizio e nell'alto Casertano, soprattutto nella zona di Sessa Aurunca, dove una violenta grandinata ha danneggiato fino al 50% i frutteti a ciliegie, pesche, nettarine e susine. Situazione difficile anche nell'avellinese, in Altirpinia e nell'Arianese, dove i danni all'agricoltura sono al momento ingenti. A Benevento i danni più gravi sono stati nei giorni passati a causa di violenti grandinate. "E' ancora presto per fare un bilancio dell'ondata di maltempo - sottolinea nella nota il direttore regionale di Coldiretti, Simone Ciampoli - ma le prime notizie che ci arrivano dai territori sono preoccupanti. Questi forti temporali di giugno danneggiano i campi in un periodo delicato per le coltivazioni e mettono a rischio il prosieguo della stagione. Verificheremo se sarà il caso di avviare le procedure per la richiesta dello stato di calamità nelle zone colpite. Il monitoraggio proseguirà nelle prossime ore". Nel frattempo Coldiretti solleva il problema ormai annoso del rischio idraulico in Campania. "Servono opere infrastrutturali per la raccolta e la regimazione delle acque in una situazione in cui in oltre l'80% dei comuni campani sono presenti aree a rischio idrogeologico. Non si possono solo contare i danni ma è necessaria una efficace prevenzioni dei rischi".
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