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Raduno dei Bersaglieri, Salerno si veste a festa

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Category: Salerno
Salerno. In una settimana in cui Salerno è invasa da bandiere tricolore, non si poteva parlare d'altro se non del 61 ° Raduno Nazionale dei Bersaglieri, nel nuovo appuntamento con la trasmissione di Lira Tv "Salerno Parla". In questa nuova puntata si è dedicato ampio spazio alle curiosità sulla storia dei Bersaglieri, come sono nati, cosa rappresentano i loro simboli storici, il tutto in diretta dal Tempio di Pomona, che ospita la Mostra Storica dei Bersaglieri proveniente dal Museo Nazionale di Porta Pia e che resterà aperta fino a sabato 18 maggio. A parlare di questo evento, sono stati il Generale Marcello Cataldi, Presidente Nazionale Associazione Bersaglieri; Salvatore Aversano, Organizzazione 61 ° Raduno Bersaglieri e Enzo Maraio, Assessore al Turismo per il Comune di Salerno. Ma perché è stata scelta proprio la città di Salerno? Lo ha spiegato subito il Generale Cataldi: "La città di Salerno è stata scelta intanto perché per una turnazione prevista dal nostro statuto, toccava all'Italia Meridionale proporre una città dove svolgere il Raduno, e tra quelle che si sono proposte, Salerno è stata quella che ha offerto le migliori garanzie da tutti i punti di vista. Poi - ha proseguito il Generale - abbiamo considerato anche la vicinanza con la Brigata Garibaldi di Caserta, utile per l'organizzazione dell'evento. Il primo giorno finora è stato quello più emozionante, con la cerimonia dell'alza bandiera a Piazza Amendola". In collegamento esterno dalla Piazza del Tempio di Pomona, il Colonnello Luigi Agosti, ha parlato del Museo dei Bersaglieri: "Il Museo storico dei Bersaglieri è nato nel 1904 ed ospita un'ampia raccolta di cimeli, che ripercorrono la storia del Corpo, dalla fondazione, avvenuta nel 1936 ad opera del Generale La Marmora, fino ai nostri giorni. Qui a Salerno abbiamo deciso di mettere in mostra alcuni dei cimeli più rappresentativi del nostro fondatore". "Con questo evento si coniugano storia, cultura e tradizione - ha sostenuto l'Assessore Maraio - C'è tanto entusiasmo in città, soprattutto da parte dei bambini. Sono previste oltre 100 mila persone nella nostra Regione per questo Raduno. Per Salerno è una grande occasione, è un modo per avere una visibilità su scala nazionale. Per noi della Giunta è motivo di orgoglio e siamo contenti che la popolazione abbia risposto benissimo". Il Colonnello Vincenzo Lauro, della Brigata Garibaldi, ha parlato dell'abbigliamento dei Bersaglieri e del loro significato: "Il cappello storico è quello a falde larghe, nato perché quello dei Bersaglieri è stato il primo Corpo d'élite, e serviva per proteggersi dal sole ma anche dalla pioggia. Il fez, invece è uno dei copricapo che abbiamo conquistato in battaglia. Oggi - ha continuato il Colonnello - abbiamo anche un nuovo copricapo che porta i nostri colori. Il cordone verde, invece, era legato alla cornetta che teneva la polvere da sparo e arricchisce la nostra uniforme. Per quanto riguarda la corsa, la nostra tradizione ci lega ad essa perché nel nostro decalogo c'è la corsa fino alla frenesia. Per un soldato la corsa è fondamentale". Sempre parlando di curiosità e di aneddoti particolari, il Generale Cataldi ha detto: "I Bersaglieri sono sempre stati considerati un po' effervescenti, e furono i primi a far arrabbiare il Re Carlo Alberto, quando gli venne presentata la prima compagnia di La Marmora, di cui il Re aveva autorizzato la costituzione. Dopo la presentazione, di cui rimase soddisfatto, il Re dovette andare a Superga. Ma i Bersaglieri arrivarono prima di lui, e credendo che fosse stata creata un'altra compagnia senza la sua autorizzazione, si arrabbiò". Intervistato anche il Sindaco Vincenzo De Luca, che così si è espresso: "Il Raduno dei Bersaglieri è sempre un grande evento nazionale, che richiama l'attenzione di tutto il Paese e serve a rilanciare un messaggio di fiducia, di serenità e di unità nazionale, che mai come in questo momento servono. Per la città di Salerno è una grande sfida organizzativa, ma anche motivo di grande orgoglio". Tra le tante iniziative organizzate per questo evento, gli studenti della scuola media di Salerno "T. Tasso" hanno creato un opuscolo intitolato "I Bersaglieri a Salerno 1861-1961". A parlare di questa iniziativa è stato il Professore Matteo D'Amico, docente della suddetta scuola: "Il nostro lavoro di ricerca è cominciato a gennaio e siamo partiti dall'Archivio di Stato e da quello storico di Salerno. Il lavoro è stato diviso in due parti: la prima parte in cui si parla dell'istituzione di una compagnia di Bersaglieri a Salerno nel 1861, per poi arrivare ad un'appendice documentaria che parla dei salernitani che hanno preso parte alla breccia di Porta Pia, dei salernitani morti nelle trincee durante la prima guerra mondiale e della staffetta dei Bersaglieri nel 1961 per celebrare il primo centenario dell'Unità d'Italia, proprio qui a Salerno". Nell'ambito di questo Raduno, inoltre, è stato indetto un premio per la miglior vetrina dei negozi: c'è chi ha preparato il classico cappello dei Bersaglieri che poi verrà usato per decorare una torta, c'è chi ha fatto dei piatti e delle maioliche tutte decorate a mano. Tutti gli esercenti comunque hanno esposto il tricolore con la scritta "Amico dei Bersaglieri". Anche Coldiretti ha partecipato a questo Raduno, così come ha spiegato il Presidente Vittorio Sangiorgio: "Abbiamo voluto ospitare i Bersaglieri a Salerno dandogli anche il meglio di quello che è il nostro patrimonio eno-gastronomico. Ci troveranno un po' in tutte le strade del centro storico e poi abbiamo allestito un villaggio di Campania Amica, dove verranno cucinate le nostre specialità". Per la prima volta è stata scelta anche una mascotte, di cui ha parlato Aversano: "La nostra mascotte è il famoso Piumetto. Abbiamo deciso di coniugare l'amore dei Bersaglieri verso Salerno e la grande ospitalità di Salerno verso i Bersaglieri. Abbiamo pensato quindi all'ippocampo che è simbolo della pescosità del mare di Salerno ed è anche il simbolo della nostra squadra di calcio. Lo abbiamo colorato in cremisi, che è il nostro colore distintivo, abbiamo messo anche il giallo che è il colore del Comune e gli abbiamo fatto indossare il tipico cappello dei Bersaglieri. Questa mascotte rende la storia dei Bersaglieri molto più dinamica, giovane e futuribile". Sempre lo stesso Aversano ha presentato anche gli eventi previsti per i prossimi giorni: "Giovedì alle ore 16:30 ci sarà l'inaugurazione dei gazebi dove ci saranno delle ragazze con il nostro cappello che distribuiranno i nostri zainetti in cremisi, contenenti dei simpatici gadget. Venerdì invece ci sarà la deposizione della corona dei Bersaglieri da parte del Generale Cataldi unitamente alla corona ai caduti da parte del Sindaco De Luca. Dopodichè il Generale Cataldi consegnerà al Sindaco il nostro ricchissimo medagliere per custodirlo fino alla fine dei festeggiamenti. Poi sabato ci sarà la corsa Flik e Flok e la sera il Ballo Risorgimentale. Domenica invece si chiuderà con la Parata". A causa di tutti questi eventi ci sono state delle modifiche al piano di viabilità, così come detto dall'Assessore Maraio: "Sabato le strade saranno chiuse fino alle ore 14:00. Domenica invece chiusura dalle 6:00 di mattina. Abbiamo comunque messo a disposizione delle navette che partiranno dallo Stadio Arechi, quindi consiglio a chiunque voglia arrivare in centro di usufruire di questo servizio. E ci scusiamo in anticipo se ci saranno dei disagi". In chiusura al Generale Cataldi viene chiesto se e come è mutato lo spirito dei Bersaglieri dal quel lontano 18 giugno 1936: "Il Bersagliere nello spirito è rimasto sempre lo stesso, sono cambiate le tecnologie, gli armamenti, ma il Bersagliere ha mantenuto quelle peculiarità tecniche che lo differenziano dagli altri Corpi".
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