
Lettera di Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ai ministri Matteoli e Tremonti e a tutti i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, compresi i parlamentari eletti nel salernitano e nell'avellinese, per scongiurare l'istituzione del Pedaggio Sa-Av. In allegato alla sua lettera anche gli atti deliberativi delle amministrazioni comunali che si sono tutte espresse contro l'istituzione del pedaggio, le raccolte firme degli studenti universitari e quelle virtuali raccolte sui principali social network. Vincenzo De Luca si rende così portavoce delle richieste di tutti i sindaci del salernitano chiedendo di scongiurare appunto l'istituzione dell'agognata tassa, poiché ci sarebbero evidenti ricadute negative per le comunità interessate e rappresenterebbe una misura indiscriminata, ingiusta ed iniqua per tutti coloro i quali sono costretti a spostarsi quotidianamente per esigenze lavorative e per gli studenti, per lo più pendolari, dell'Università di Salerno, costretti a viaggiare ogni giorno per seguire le lezioni. Secondo quanto riportato dalla lettera, «Le conseguenze negative sulla popolazione risultano tanto più insostenibili nell'attuale crisi economica, molto difficile per le famiglie dei nostri territori, particolarmente per quelle appartenenti alle fasce più deboli, già oggetto di molte restrizioni relativamente ai servizi sociali di base. Non può non considerarsi, inoltre, che l'adozione della misura in questione avverrebbe contestualmente alla riduzione - prevista per il 2011 - dei fondi destinati al trasporto pubblico locale, il che induce a ritenere che si farà un maggior uso del mezzo privato e quindi delle autostrade a scapito del trasporto pubblico ». Questo anche in relazione al fatto che il Raccordo a due corsie non può assolutamente ritenersi un'autostrada, priva di rampe di emergenza e con corsie di accelerazione e decelerazione all'altezza degli svincoli assolutamente non idonee.