Salerno. Ancora una volta Flavio Boccia è intervenuto sulla delicata situazione politica ed economica di Salerno. "La Salerno che vedo, purtroppo, non é quella pubblicizzata dai media - ha affermato -. La mia preoccupazione in tal senso aumenta: sicuramente sarà contro corrente, ma un giorno non troppo lontano si concretizzerà in verità. Negli ultimi anni non si sono viste politiche lungimiranti, non si è stati in grado di intercettare le esigenze delle attività industriali, praticamente quasi assenti sul territorio, non ci si è preoccupati di creare una politica sul lavoro seria e si è creato solo una precarietà tra i giovani, non riusciamo a mantenere nemmeno la manutenzione ordinaria delle grandi opere strutturali ricevute dalla politica passata, come il corso principale di Salerno, il lungomare e così via. Senza soffermarci - ha continuato - sulle periferie, senza parlare delle politiche sul turismo, dove tra poco saremo noi cittadini a salire sulle navi da crociera per fare turismo. Addirittura si vocifera di vendere piazze, privatizzare le Aziende a partecipazione pubblica. Di sicuro non possiamo avere la bacchetta magica, ma bisogna dare un cambio radicale a questo modo di fare politica. La colpa è anche di noi cittadini, che per anni ci siamo disinteressati della politica. Sicuramente il momento congiunturale è altamente sfavorevole, ed è proprio in questo momento che bisogna ottimizzare le risorse ed attuare politiche lungimiranti: le amministrazioni hanno esigenze di cassa, i cittadini non riescono ad arrivare a fine mese, bisogna capire che bisogna effettuare dei tagli radicali, a partire dagli azzeramenti totali dei compensi dei vari consigli di amministrazione, presidenze, consulenze. Viviamo un momento di stallo politico, non possiamo permettercelo più. Io da cittadino il 18 Aprile presenterò le mie proposte sul mondo del lavoro, turismo, ecologia, commercio. Sicuramente non saranno risolutive, in quanto non mi ritengo un luminare, ma almeno un primo passo verrà fatto, si affronteranno i problemi - ha concluso -. La politica è cambiata, bisogna sviluppare le esigenze dei cittadini e non imporre le proprie idee agli stessi".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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