
Salerno. E' senza peli sulla lingua Giovanni Coscia, consigliere provinciale del Pd, che lancia strali infuocati al Presidente della Provincia. L'accusa è quella di aver nominato un nuovo consigliere politico, addetto alla cura dei rapporti esteri. Il duro "'j'accuse" è riportato in una nota diffusa agli organi di stampa in cui Coscia dice: "E' giusto e necessario portare all'attenzione dell'opinione pubblica quello che si continua ancora a perpetrare da parte della provincia di Salerno, e più volte pubblicamente denunciato dal gruppo del Partito Democratico provinciale. Ebbene, mentre è sotto gli occhi di tutti inconsistenza dell'azione amministrativa di questo Ente, (si pensi allo stato penoso e pericoloso in cui versano le strade provinciali, stessa cosa dicasi per la condizione in cui si trovano gli Istituti scolastici, per i tagli costanti al trasporto pubblico, tutte situazioni che si vorrebbero giustificare con la mancanza di risorse finanziarie), questi signori continuano allegramente e spensieratamente, ancora a nominare "Consiglieri politici del Presidente". Premesso, che ormai la Provincia di Salerno, ha superato, ormai, di gran lunga (siamo a diverse decine di consiglieri politici) anche l'amministrazione "Obama", per numero di consiglieri politici, consulenti e addetti vari, è assolutamente indecoroso continuare a dare prebende conferendo incarichi, che se mascherati di gratuità, di fatto si rivelano come ulteriore spesa per la provincia, visto che queste persone possono utilizzare strutture, personale e risorse della provincia, oltre che possono essere autorizzate a rappresentare, l'amministrazione nei tavoli istituzionali. Insomma soggetti messi a giro per fare un po' di politica spicciola. Nello specifico, è il caso di segnalare l'ultimo consigliere presidenziale nominato come consulente nei "Rapporti e Relazioni Internazionali e con le Comunità Estere", nella persona di Francesco Rossi. Ecco era proprio quello che mancava a questa Amministrazione, una "priorità assoluta", probabilmente perché l'attuale Ente Provinciale non riuscendo più a dialogare con i propri territori e dare risposte concrete ai suoi cittadini, cerca nuove aree di interlocuzione all'estero: è sconcertante! Voglio concludere con una ulteriore valutazione politica, ovvero che rispetto a queste belle operazioni, non si ode nessun grido di dolore e di indignazione da parte di gruppi politici e movimenti, che pure, per la verità in pochissime materie, si atteggiano da Neo-Savonarola!".