
Il presidente tiranno

La federazione di basket dispone il minuto di raccoglimento prima di ogni gara.
Il prepartita. Ci si attendeva una pronta risposta dalla squadra ma, dispiace dirlo:gara senza storia. I ragazzi pagano a caro prezzo l’assenza di una guida dalla panchina e durante l’intero incontro purtroppo quest’assenza si fa sentire in maniera vistosa. Gli arbitri non arrivano puntuali e la partita inizierà ben oltre l’orario previsto.
La gara. Palla a due e subito 2 punti facili facili per l’ASPI in un uno contro zero ma ci sta. I nostri ragazzi cercano subito di prendere in mano la partita ma subiscono il buon avvio degli avversari e si trovano dopo pochi minuti già ad inseguire di 8 lunghezze. La gara sembra accesa,sembra che si è lì lì per piazzare il break e portarci sotto ma purtroppo si commettono errori, troppi errori, e l’A.S.P.I. S.Francesco non sbaglia praticamente nulla(e per nulla intendo i tiri da sotto canestro e tiri da 3 sul filo della sirena dei 24 secondi). Sembra proprio una serata storta, Pecora Simone e La Stella Antonio (che sono entrambi tra i migliori in campo) cercano in tutti i modi di incoraggiare i compagni ma la reazione stenta ad arrivare. Nonostante tutto però si chiude il secondo quarto a soli 15 punti di distacco e il gap non sembra incolmabili:tutti negli spogliatoi a riorganizzare le idee. La Libertas tarda a rientrare in campo, ciò sembra far presagire una reazione, in fin dei conti la gara è ancora aperta ma la cosa che preoccupa maggiormente è la fragilità cristallina della difesa e la mancanza di alternative valide in panchina che possano far rifiatare un po’ i nostri.
Detto fatto: il 3° quarto inizia con un buon piglio dei nostri, La Stella A. sembra rigenerato, lotta e sgomita sotto canestro come fosse una finale,prende falli e tiri liberi di continuo, Pecora corre a mille e tutti gli altri sembrano fare il proprio dovere. Presto però subiamo ancora un break e siamo a -24, sembra finita davvero ma poi i nostri caricati di orgoglio vanno addirittura a -14 e la partita sembra riaperta ma proprio nel momento migliore purtroppo succede ciò che era prevedibile: i ragazzi crollano dal punto di vista atletico e tattico pagando lo sforzo eccessivo per inseguire e riportarsi sotto e l’ASPI continua a non sbagliare quasi nulla. La partita continua a sprazzi, gli arbitri fischiano una marea di falli antisportivi alla Libertas (ce ne stavamo al massimo 2) facendo innervosire i nervi già tesi dei ragazzi che, nonostante le mille difficoltà di inizio stagione e la mancanza di un coach, sono scesi in campo e hanno comunque lottato contro un avversario che alla lunga si è dimostrato, senza eccellere nei singoli, superiore dal punto di vista atletico-tattico e con una panchina ben più lunga della Libertas. Il finale sarà 66-98 e tutti sotto la doccia.
Vanno sottolineate ancora una volta le ottime prove di La Stella Antonio e Pecora che trascinano la squadra, Coppola sgomita e lotta sotto canestro e piazza anche diverse triple, Vicidomini corre molto, La Stella Roberto è servito male ed è tra i pochi che si dannano a correre sempre in difesa sui contropiedi avversari.
Ancora una volta si è palesata una quasi totale assenza di schemi validi in campo, sia offensivi che difensivi, che non facciano essere la manovra dei ragazzi prevedibile e sempre basata sugli uno-contro-uno. I movimenti difensivi vanno poi rivisti, sia nelle singole marcature che nell’insieme di squadra e bisogna assolutamente aumentare il numero dei rimbalzi difensivi per non concedere azioni aggiuntive agli avversari. La difesa infatti è stata tagliata in due troppe volte durante la gara e l’attacco è stato spesso troppo statico.
La conclusione è che, senza un allenatore, sembra di predicare nel deserto o di criticare i ragazzi, che dal canto loro hanno fatto ben oltre l’immaginabile. Le critiche non sono rivolte neanche alla dirigenza (ci mancherebbe) che nonostante il momento difficile ha dato il suo appoggio all’iscrizione ad un campionato difficile e ambito come la Serie D.
Il momento-no passerà ne siamo certi, le cose pian piano si sistemeranno su tutti i fronti e ne gioverà anche la prima squadra.
Va anche sottolineato che, a prescindere dalla posizione in classifica a fine campionato, si accederà comunque alla fase 2 che prevede un altro girone a 8 squadre (andata-ritorno) ed è lì che si dovrà lottare e sudare su tutti i palloni. Ora, anche se nulla è già scontato(visto che Cala Moresca è a 4 punti), godiamoci le partite in maniera tranquilla e approfittiamone per migliorarci e per farci trovare al top per la seconda fase,magari guidati da un buon tecnico.
Le lacune viste sul campo, infatti, sono frutto della mancanza di un coach, sia durante le partite sia durante gli allenamenti, o forse vogliamo credere che la colpa sia dei ragazzi?
Forza ragazzi, continuate a metterci la massima dedizione e sacrificio durante le partite e durante gli allenamenti che alla fine i risultati arriveranno.