Portabandiera dei colori italiani e del Tempio Shaolin, Michele Giordano, già vice campione europeo in Portogallo, 7° ai Campionati Mondiali in Vietnam e 7° anche al recente Torneo Olimpico in Cina, in pratica le Olimpiadi di Kung Fu, che quest’anno hanno avuto solo una partecipazione dimostrativa, in pratica agonistica a tutti gli effetti ma senza le medaglie. Con il pluricampione italiano sbarcheranno a Varsavia anche il fratello minore, Domenico Giordano, più volte vincitore di campionati tricolori ed uno dei sicuri talenti a livello mondiale di questa nobile disciplina. A completare il terzetto Giuseppe De Santis, anche lui più volte campione italiano di Sanda e proiettato verso un futuro ricco di soddisfazioni, ad iniziare da questa competizione continentale in cui può dire la sua, in pratica l’atleta irnino mira a centrare uno dei tre gradini del podio. Sicuro che questa spedizione polacca possa portare ottimi risultati per gli atleti del Tempio Shaolin, Michele Giordano non si esime da una disamina molto oculata.

“Dovremo affrontare atleti di valore mondiale - dichiara l’atleta - un compito sicuramente non facile, ma non impossibile per le nostre grandi potenzialità, per il momento in fieri, ma spero che possano diventare delle realtà tangibili. Ci siamo preparati con grande intensità e professionalità - conclude Michele Giordano - abbiamo solo bisogno di rimanere tranquilli, sperare che l’emozione non giochi un brutto scherzo, soprattutto al mio giovane fratello Domenico, e che si possa gareggiare in piena serenità mentale e logistica. Se tutto dovesse andare come penso, sono sicuro che torneremo a casa con qualche risultato eclatante”. Sulla stessa falsariga Giuseppe De Santis, che pensando alle gare da affrontare entra subito in tensione agonistica.

“Spero di potermi esprimere ai massimi livelli, sento che potrebbe essere l’occasione buona per mettersi definitivamente in mostra, un risultato ai Campionati Europei significherebbe entrare nell’Olimpo degli atleti più forti del Sanda. L’impresa non è facile - conclude De Santis - ma la preparazione fatta con il maestro Bruno Giordano mi rende abbastanza fiducioso, ovviamente in questi casi ci vuole anche un po’ di buona sorte, speriamo di fare bene e tornare da Varsavia con ottimi risultati”.