E' l'americano dalle chiare origini italiane, Joseph Cala, il nuovo presidente della Salernitana Calcio 1919. La notizia ha stupito tutti per l'arrivo improvviso a due giorni dalla sfida col Pavia. Il tutto è stato ufficializzato nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Grand Hotel Salerno. "Voglio andare in Serie B quest'anno, al massimo il prossimo", l'esordio del nuovo patron. Cala, italo americano, natìo di San Cataldo in provincia di Caltanissetta, è il proprietario di una società quotata in borsa all'indice Nasdaq di New York, la "Cala Corporation", con capacità di spesa di centinaia di miliardi di euro. Uomo fatto da sé, costretto ad allontanarsi dalla sua città natale per far fortuna in America, da sempre teatro dei propri sogni, ha iniziato facendo il cameriere per diventare uno dei più potenti colossi siculi americani. Le cifre dell'accordo ancora non sono state note ma dalla settimana prossima i granata avranno anche loro una quotazione bancaria. "Le finanze della Salernitana saranno alla luce del sole, tutti i bilanci saranno messi on line, ed avremo una compagnia di revisione a livello internazionale. Già da lunedi comincerò a pagare gli arretrati ai calciatori. Il problema del calcio è che non c'è trasparenza: si creerà un consiglio dei tifosi, ogni mese io con l'allenatore ed un giocatore ci incontreremo con i capi dei tifosi. Creeremo una nuova sezione di merchendasing, una web tv ed una web radio, oltre che una nuova sede. Per lo stadio, chiederò al sindaco di buttare per terra i recinti che sembrano delle prigioni, per avere uno stadio all'inglese o all'americana". Cala sarà a Salerno in pianta stabile dalla prossima settimana, settimana in cui i dirigenti Leoni e Casciello dovrebbero vedersi concludere la propria avventura con la compagine salernitana, facendo seguito alle dimissioni odierne di Lo Schiavo e del ds Salerno. "La squadra appartiene ai salernitani, non a me personalmente. Ci avvaleremo di una struttura semplice, un ufficio stampa e ci affideremo molto alla comunicazione via etere. Getteremo le basi per un futuro all'avanguardia, partendo da quello che sarà il fiore all'occhiello della società: il settore giovanile sarà all'altezza dei più grandi club europei. L'allenatore è bravo - afferma ancora Cala - sa fare calcio, ma non ha potuto farlo fino ad ora a causa di alcune persone: ora sarà libero da vincoli con il Ds. Montervino, Peccarisi e Polito vanno reintegrati. Ho considerato l'ipotesi di prendere l'Udinese, il Catania, il Torino. Alla fine ho scelto la Salernitana" - chiosa l'italoamericano che dichiara anche di conoscere bene e aver stima nei confronti del principale acquirente della Roma, il connazionale Di Benedetto, e di non avere nessun interesse politico: "Prossimamente incontrerò il sindaco De Luca. Voglio fare calcio, abbiamo la grande opportunità di andare in B ma la Salernitana è da Serie A".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
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