
Sfumato il sogno americano e già deferita dalla Covisoc, quale futuro attende ora la Salernitana? Difficile rispondere, lo stesso Lombardi ha ammesso di non poter più guidare la società, augurandosi una soluzione prima della trasferta di Monza del 13 marzo. Venti giorni alla disperata ricerca di compratori disposti ad accollarsi l'enorme debito. Nei giorni scorsi il presidente dell'Ance ha incontrato il direttore della filiale salernitana del Banco di Napoli, dove vanta un'esposizione debitoria molto consistente. All'istituto di credito napoletano, che pure subirebbe gravi conseguenze dall'eventuale fallimento del club, Lombardi ha chiesto di fare da mediatore per convincere un paio di imprenditori contattati. Due le cordate, una sarebbe riconducibile a un imprenditore del Napoletano da sempre attivo nell'Agro nel settore conserviero; l'altra, invece, sarebbe guidata da una vecchia conoscenza del calcio campano, quel Dario Boldoni già cognato di Corrado Ferlaino e già vicepresidente del Napoli. Chiusa l'esperienza napoletana, dopo il divorzio della sorella Patrizia dal presidente dei due scudetti azzurri e la conseguente rottura con Ferlaino, Boldoni ha messo su un piccolo gruppo di società edili, fiore all'occhiello della "Costruzioni Etiche". Contattato da Lombardi, Boldoni non conferma né smentisce l'esistenza di una cordata napoletana: «In questo momento - spiega al telefono - sono solo una persona che ha seguito con apprensione le vicende della Salernitana. E qui mi fermo ». Rivela inoltre di avere più volte parlato del club granata con il capitano Francesco Montervino, capitano del Napoli prima e della Salernitana poi, prima di essere messo ai margini della rosa. Proprio quest'ultimo infatti sarebbe il vero mediatore della trattativa. Addirittura si vocifera che l'esperto centrocampista avrebbe tentato anche un approccio per divenire socio di Cala che avrebbe però declinato. Boldoni, buon amico di Montervino, risponde con tono pacato: «Salerno è una città seria e ha bisogno di dirigenti che si comportino con lo stesso decoro. E' un momento delicato, rispetto il lavoro di tutti e mi auguro che la vicenda si chiuda nel migliore dei modi ». E intanto l'incubo continua.