di Alberto Angrisani
di Alberto Angrisani
Il primo tempo è poco avvincente ed entrambe le formazioni giocano con il freno a mano tirato, per paura di perdere un punto importantissimo. Al 25' il capitano granata è costretto ad uscire in barella (rischia di saltare anche Brescia) al suo posto entra l'eterno Salvatore Russo che, proprio ad Ancona ha vissuto stagioni indimenticabili. L'unica azione degna di nota nel primo tempo capita al 28' sui piedi di De Falco che, imbeccato da Miramontes calcia di poco a lato.
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Un primo tempo noioso e povero di emozioni che fa però da preambolo ad una ripresa ricca di gol e giocate. Al 48' è l' Ancona a portarsi in vantaggio; sugli sviluppi di un corner Olivera anticipa i difensori granata e segna la sua prima rete stagionale. A questo punto, sotto di un gol, castori decide di giocarsi la carta Di Napoli ma non passano nemmeno 5' che l'Ancona raddoppia; un gol fotocopia quello di Turati che,su corner del solito Miramontes, anticipa per la 2° volta la retroguardia campana trafiggendo il colpevole Berni. Quando tutto sembra scorrere a favore dei dorici Di Napoli regala al pubblico del Del Conero una prodezza delle sue:una punizione dal limite dell' area che colpisce la traversa e si infila nella porta. Al 79' il bomber milanese ha la palla del possibile pareggio ma, solo davanti al portiere, mette la palla fuori con l'esterno del piede. All' 89' De Falco spegne le ultime speranze della Salernitana, su una punzione di Surraco Berni non trattiene e De Falco può siglare indisturbato il gol che vale i 3 punti.
Una partita giocata bene da entrambe le parti con la Salernitana che non avrebbe demeritato il pareggio, avendo colpito anche una traversa con Ganci, che però è scesa in campo senza la convinzione di poter agguantare l'intera posta e troppo distratta in fase difensiva, specialmente sulle palle inattive, dalle quali appunto sono nati i 3 gol. Dal canto suo Castori qualche responsabilità ce l ha eccome: una scelta decisamente sbagliata quella si schierare una sola punta Iunco, totalmente fuori dal gioco per tutto il primo tempo, per rinforzare un centrocampo povero di qualità e fantasia.
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