
I volontari saranno forniti di tesserino e pettorina, nonché di altri strumenti tecnologici.
Tutto ciò per attuare un controllo sistematico del territorio sanseverinese, i cui vertici stanno da tempo attuando una politica ecologica sostenibile e compatibile, anche ma non soltanto riguardo i rifiuti.
Dal 24 marzo scorso fino ad oggi, ogni martedì e giovedì di aprile dalle 18 alle 20 - con una pausa il 14 marzo dopo Pasqua - si sta tenendo il corso propedeutico e preparatorio per trenta e più aspiranti ispettori ambientali, a carattere volontario e facenti parte di associazioni locali come l'Epi (Emergenza pubblica Irno), ovvero la Protezione Civile, oppure la Croce Rossa operante in S. Severino od anche altri sodalizi.
Il 28 aprile si terrà un test di autovalutazione a conclusione del suddetto corso, quindi il prefetto nominerà gli "incaricati" che saranno operativi e vigili sul territorio a tutti gli effetti.
Tra i relatori che esplicano come diventare un buon ispettore volontario vi sono e/o vi sono stati impiegati comunali, capoarea, esperti vari e comandanti di polizia municipale. Fra questi: Giancarlo Troiano, responsabile dell'Ufficio Tia (Tariffa di igiene ambientale, ovvero l'ufficio preposto al trattamento dei rifiuti); Mimmo Scafuri, impiegato alla Tia; Ermes Norino, a capo della Polizia Municipale di Mercato S. Severino; Alessandro Scovotto, del Wwf di Salerno; Raffaele Immediata, dei vigili di Giffoni Valle Piana ed altri cooperatori.
Il corso è stato suddiviso in tre moduli, quali ad esempio quello sulla figura e i compiti dell'ispettore ambientale o quello concernente gli illeciti amministrativi e i reati in materia ambientale.
Ancora in discussione e fonte di confusione tra i partecipanti la differenza tra essere incaricati di pubblico servizio, come dovranno divenire i corsisti, e diventare invece pubblici ufficiali.
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