- il secondo riguarda le continue frane a cui sono sottoposte le pareti tufacee che insistono nell'area parco e che ormai si sgretolano a vista d'occhio, soggette anche alle insistenti piogge degli ultimi mesi, e che quindi non rendono vivibili gran parte dell'area del Parco.
Ovviamente tutto ciò crea un danno enorme all'immagine del Parco ma al contempo vanifica gli enormi sforzi che lo staff del parco, guidato dalla Prof.ssa Eva Longo, con l'ausilio dei Comuni, sta compiendo per consegnare alla comunità questo patrimonio naturale.
Questo vuole essere un grido d'allarme alle istituzioni competenti affinchè assistano il Parco nella salvaguardia di quest'area che di fatto è uno dei polmoni verdi della città capoluogo e che tanto può offrire anche in termini di sviluppo sostenibile. Gli organi del Parco restano aperti a qualsiasi forma di collaborazione ed hanno attivato ed ancora attiveranno una serie di iniziative di sensibilizzazione culturale ed eco-sostenibile per far conoscere e salvaguardare un "tesoro" che non è ad uso esclusivo della Valle dell'Irno ma dell'intera Regione Campania.
Domenica prossima 19 aprile il Parco Urbano dell' Irno apre le porte a numerose associazioni che operano nel sociale. In collaborazione con il comune di Pellezzano è stata organizzata una manifestazione che vede il coinvolgimento di CAM telefono Azzurro, Vis Pangea, Oltre l'Orizzonte e Amici dei Bambini.
Una giornata all'aria aperta con colazione a sacco alla scoperta di angoli verdi suggestivi e ancora incontaminati. Durante la mattinata i responsabili delle associazioni esporranno i risultati dei progetti svolti nelle scuole elementari e medie di Pellezzano, alla presenza dei dirigenti scolastici e del sindaco Longo che a tal proposito dice: << Con grande sforzo abbiamo istituto il Parco Urbano dell'Irno.
Dopo aver realizzato una prima bonifica nell'area dei laghetti, stiamo cominciando ad organizzare visite guidate e percorsi naturalistici con passeggiate a piedi e a cavallo. Abbiamo bisogno del supporto economico di provincia e regione altrimenti tutto il nostro lavoro sarà vanificato. Attendiamo notizie certe anche sull'origine della schiuma che nei giorni scorsi è apparsa lungo gli argini del fiume. Ci muoveremo per tutelare questo bene prezioso che dopo decenni di abbandono abbiamo riscoperto>>.
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