Con qualche difficoltà abbiamo raggiunto il centro operativo dei soccorsi..( Coppito ) ci siamo registrati e mentre attendevamo la chiamata per uscire è arrivato il primo tir pieno di balle d´acqua che abbiamo scaricato con una lunga catena sotto la pioggia che intanto era sopraggiunta.
> In quell´atrio enorme della caserma degli allievi sottufficiali della guardia di finanza, si era già in tanti, noi di Salerno tra i primi giunti da regioni oltre l´Abruzzo; lì dentro si respirava un fortissimo senso di solidarietà , di unione, di disponibilità completa!
> Ore 24.00: i finanzieri ci hanno offerto un piatto caldo di pasta e poi siamo usciti in ricognizione; abbiamo raggiunto il convoglio di mezzi che nel frattempo era giunto dalla Campania e si stava stanziando nella località di Poggio Picenze, un campo di pallone invaso dal fango, dove il mattino seguente avrebbero costruito una tendopoli. Poi abbiamo continuato il giro e nel buio di quella lunga notte..tra i calcinacci che invadevano la carreggiata..abbiamo trovato un gazebo e tante auto piene di gente ancora sveglia..sconvolta..in lacrime..spaventata..e da lontano si vedevano i fari dei mezzi dei pompieri che stavano scavando alla ricerca dei dispersi..eravamo a Onna !!!
> Una volontaria della croce rossa ci ha fatto una lista di cose che servivano d´urgenza, li abbiamo rassicurati ..per quanto potevamo e siam rientrati al centro.
> Ore 4,00: sdraiati sul cemento delle gradinate...infagottati nei sacchi a pelo e agitati dalle continue scosse di terremoto che in quella sala rimbombavano come colpi di cannone..abbiamo chiuso gli occhi per un oretta e alle 5.00 eravamo già pronti per portare latte e biscotti ai campi...viveri arrivati con un tir da Roma. La prima tappa è stata Onna..li abbiamo trovati tutti svegli, nei loro visi solo tanta tristezza; qualcuno ci ha detto che gli scavi erano proseguiti tutta la notte perché c´erano ancora dei dispersi sotto quel paese ormai scomparso. 300 abitanti in quel borgo e ben 50 morti!! Tra le mani di un volontario un cucciolotto di cane ritrovato vivo poche ore prima sotto le macerie, accanto al cadavere della sua padrona...e ancora altri cani gironzolanti alla ricerca dei loro padroni ai piedi dei quali non potranno più accoccolarsi.
> In quei tre giorni abbiamo visto aumentare a dismisura la presenza di volontari e di mezzi di soccorso e il buio delle freddi notti era illuminato dalle centinaia di luci blu e gialle delle sirene; di giorno vedevi tra le quelle case sbriciolate tanti giganti buoni..vigili del fuoco..uomini forti e coraggiosi con un cuore terribilmente tenero..pronti ad un sorriso e a tenderti la mano!
> Le cose da raccontare sarebbero tante...troppe..tragiche e di speranza...dopo solo tre giorni di permanenza.
> Ore 20.00 del mercoledì 8 aprile ritorno a casa e tra la polvere delle macerie ancora attaccata alle mie scarpe serberò per sempre nel mio cuore quegli occhi pieni di lacrime..quei silenzi pieni di dignità .. e quei cuori pieni di dolore...! la vita va e deve andare avanti e a quella gente l´unica cosa che potevamo dire era di aver fiducia nel domani..in quel domani che li spaventa più di ogni altra cosa...non bisogna lasciarli soli quando le luci dei riflettori si spegneranno!