
Mercato San Severino. Ancora una volta si verificano e si ripetono disagi e ritardi nella distribuzione della corrispondenza: a confermare quello che sembra essere un vero e proprio "trend" regionale ma anche di livello nazionale, i dati relativi al disbrigo di lettere, bollette, consegne varie e quant'altro nella Valle dell'Irno e in particolare nella realtà di Mercato S. Severino. Ciò soprattutto in questo periodo, quando i vari enti - ad esempio l'Enel, Equitalia, l'Agenzia delle Entrate nonché i Comuni, questi ultimi per la "famigerata" Imu - inviano per posta i bollettini e le ingiunzioni di pagamento, celeri nel decretare morosità in caso di insolvenza. A Mercato S. Severino la popolazione si lamenta - generalmente - in misura maggiore nelle frazioni, tanto "decantate" come "mai dimenticate" dall'amministrazione: alcuni residenti protestano asserendo che i disagi causati dal disservizio postale - seppure da qualche tempo più contenuti - sono "all'ordine del giorno" e a nulla sembrano valere i pressanti appelli elevati in merito da parte sia del Comune, con in testa il sindaco Giovanni Romano e le sue lettere ai vertici di Poste Italiane, sia da politici di ogni schieramento (Carlo Guadagno in primis, ma anche alcuni altri). "Non è colpa dei portalettere - affermano i cittadini delle frazioni meno "servite" dai postini, ultima ruota del carro nell'ambito della "gerarchia" amministrativa postale - in quanto essi vengono assunti con contratti a tempo determinato e adibiti a zone di diversa ampiezza, delle quali fanno appena conoscenza, e dopo aver memorizzato i tanti numeri civici sono spostati altrove, anche lontano". Esempi di disguidi e irregolarità nel recapito e dunque nella ricezione della corrispondenza si osservano da più parti, anche nel capoluogo: recentemente, inoltre, a una famiglia è giunta una raccomandata destinata a un componente già deceduto, ma allo sportello hanno richiesto - peraltro non a torto - agli eredi un atto di notorietà a testimoniare la veridicità della morte del congiunto, mentre fino a poco tempo fa ciò non era previsto o non era necessario. Sempre per quanto concerne la mancata corresponsione della posta, già a partire dall'anno scorso non sono arrivati ai Sanseverinesi i moduli per il censimento, con conseguente sdegno dei cittadini che sono affluiti, arrabbiati, presso l'apposito ufficio al Comune. Per non parlare - poi - dei concorsi, delle multe, delle ingiunzioni e dei bollettini non consegnati! E' il caso di numerose persone che non ricevono bollette di pagamento da mesi e quando finalmente le fatture arrivano - con ritardo, a volte cospicuo - devono davvero precipitarsi a pagare, se non vogliono subire il tanto paventato taglio all'erogazione dei servizi. Nonostante l'interessamento da parte di chi di dovere, comunque, niente è stato smosso, almeno a S. Severino! I Sanseverinesi, per di più, si lamentano per il fatto che anche nell'accedere presso l'ufficio postale centrale si reiterano altri disservizi, tra cui annoveriamo il lungo tempo di attesa agli sportelli, la mancanza di una cassa per operazioni veloci e il dover rispettare - da parte dell'utenza - un'ordinanza che vieta l'ingresso contemporaneo di più di trenta persone alla volta in tal luogo.Altri uffici postali siti nelle frazioni sono troppo piccoli o in essi non vi è molto personale, oppure succedono black out e interruzioni di linea elettrica.