
Mercato San Severino. Nella cornice ideale del bar "Galleria", a Mercato S. Severino, è stata presentata - il giorno 8 dicembre - l'edizione 2012 di "Telethon", la maratona mediatica nota per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle malattie genetiche e puntare l'attenzione sui bambini che le contraggono sin dalla nascita. Scopo della conferenza stampa, la possibilità di far "allargare il cuore" alle persone più disponibili, anche in questo tempo di crisi, inducendole a donare un sia pur minimo contributo e ricevendone - in cambio - piccoli gadget quali la sciarpa, a partire da dieci euro, e la candela natalizia (cinque euro), anche se c'è la possibilità di poter donare offerte a piacere di più lieve entità. Tra coloro che hanno presenziato in tale occasione: il medico Angelo Zampoli, assessore alle Politiche Sociali presso il Comune (in rappresentanza, anche, dell'amministrazione Romano); il delegato provinciale di "Telethon" Salerno, Tommaso D'Onofrio; la responsabile provinciale "Uildm" (per la lotta alla distrofia muscolare), Elvira Rizzo; il ricercatore "Tigem" (costola napoletana di "Telethon") Sandro Montefusco; la delegata territoriale sanseverinese Rosa Coppola; alcuni volontari (Giuseppe Pascale); l'attore Ciro Villano, vicino alla causa della raccolta fondi "Telethon"; i politici Giuseppe Perozziello (presidente del consiglio comunale e fondatore del sodalizio "Live for Africa") e Mauro Iannone, all'opposizione. Il tutto è partito con dei brevi video di presentazione, a illustrare l'impegno dei "telethoniani" e il motivo per cui "fidarsi" delle iniziative promosse dai vertici della grande raccolta. Nel corso dell'incontro è stata pubblicizzata la consueta kermesse in auge da circa venti anni, grazie a un opportuno battage che nel tempo la ha resa vicina alla gente. Il numero di telefono da comporre in questi giorni in cui avrà luogo l'iniziativa è, per la cronaca: 45507. Incisivo il primo intervento, a cura di Zampoli; egli ha parlato della "grande causa" della raccolta di offerte, sia a livello nazionale che nella fattispecie della realtà sanseverinese; la riflessione è stata attuata nei confronti delle "gravi condizioni" in cui versano tanti bambini (e adulti), con le difficoltà "nel quotidiano". Circa una ventina di malattie ereditarie, grazie a "Telethon", sono state studiate e sono in via di comprensione, in fase di sperimentazione. "Anche S. Severino - ha dichiarato Zampoli - ha dato e darà il proprio sostegno a favore dell'iniziativa." In particolare, ci sono tanti eventi, a corollario di questa importante manifestazione: alcuni happening artistici, musicali e socioculturali, fino ed oltre a domenica 16 dicembre, avranno luogo nell'ambito della "Notte in festa" patrocinata dall'amministrazione comunale. Coniugare dunque coesione sociale e solidarietà al divertimento "natalizio": è questo il messaggio veicolato dalle occasioni festive collaterali al dono delle proprie risorse e organizzate in tale periodo a S. Severino. Dopo il saluto dell'assessore alla Cultura Assunta Alfano, che ha stigmatizzato il fatto che "i ricercatori e le eccellenze in campo medico e culturale italiani devono aver la possibilità di non andarsene dalla nostra nazione", v'è stato l'intervento di D'Onofrio. Prima, però, il moderatore ha esplicitato il ricco calendario di "Telethon", il quale - a S. Severino - prevede le mostre d'arte di "Corsi d'artista" e presso il palazzo Vanvitelliano; l'incontro - nel segno del sociale - che vedrà protagonisti, in questi giorni, i bambini della scuola calcio "Rota soccer" e una delegazione della Salernitana presso il campetto di via Pioppi; altri avvenimenti. D'Onofrio ha snocciolato dati sullo sviluppo della ricerca sulle malattie genetiche e ha convinto anche i più... "indecisi" a donare qualcosa a "Telethon" in nome della trasparenza di questa fondazione di ricerca: perché "Telethon", in questo periodo di crisi? E' stata la domanda provocatoria del delegato. Che ha poi cristallizzato i cosiddetti "parametri" o "parametri etici", secondo cui l'ente "Telethon" impiega le risorse correttamente. Ciò emerge anche considerando i cosiddetti "costi vivi" e altri "paletti", come ad esempio gli ampi richiami di "Telethon" nelle pubblicazioni scientifiche internazionali. Secondo Rosa Coppola, il suo personale entusiasmo ha fatto sì - come ha detto lei stessa - che "Noi giovani di S. Severino abbiamo creato molte occasioni per maggiormente tutti i Sanseverinesi all'ente. Abbiamo avuto molte difficoltà, ma siamo riusciti a creare eventi ad hoc." Poi il giovanissimo ricercatore Sandro Montefusco (29 anni appena) ha spiegato la differenza tra "Telethon" ed altre aziende di ricerca. Un motivo per affidare le offerte a "Telethon", secondo Montefusco, è che è la sola fondazione che "non trae profitto perché nessuno investe in malattie rare, che possano portare proventi alle grandi industrie farmaceutiche."Fino agli anni '90 - dichiara inoltre Sandro Montefusco - non c'era nulla, i bambini malati di tali patologie non avevano speranze. Tra i laboratori di primo piano che studiano le imperfezioni ed anomalie genetiche, c'è il già citato "Tigem" di Napoli: vi lavorano circa centosettanta impiegati, come esempio di un Sud operoso. La parola è andata quindi a Ciro Villani, il simpatico guitto e cabarettista, che tra una risata e l'altra ha "messo la faccia" per la causa "Telethon", rivelando il suo dolore per la morte del padre, affetto da un male incurabile. Addirittura Villano ha espresso di raccogliere fondi "Telethon" anche tramite il suo ultimo spettacolo, gratuito all'ingresso e con apposite offerte all'uscita.Le conclusioni - infine - sono state tirate dalla Rizzo, emozionata e "presa", commossa da e per questa esperienza. In particolare ella ha parlato di un caso particolare, singolare, che comunque merita - come tante altre storie umane e dolorose - di essere se non risolto almeno studiato, per debellare - in un giorno non lontano - tutti questi "errori" genetici.