
Ladyshine, fantasia al potere per i bijoux handmade che hanno stregato Roma

Le mie dimissioni sono giunte ora, dopo l'ultima tornata elettorale, dov'ero candidato a consigliere provinciale, proprio per evitare strumentalizzazioni ed essere accusato di aver fatto questa scelta per beneficiare in termini elettorali" - spiega Giovanni Sessa. "Dopo aver superato con gli anni vecchie ruggini con Gaetano Sessa, Amabile e Di Geronimo, quando tramarono alle mie spalle affinchè non fossi ricadidato più sindaco dell'Ulivo, vedo da parte dell'attuale amministrazione Amabile un atteggiamento più ostile, come ad esempio sulla questione della modifica del regolamento ICI, da noi istruito e realizzato solo a distanza di anni, solamente perché fu proposto da noi...
Ho visto un'inerzia dell'amministrazione Amabile sulla vicenda delle bollette pazze della Gori, denunciata pubblicamente con un manifesto politico del nostro gruppo Uniti per Fisciano, quando bastava che il sindaco d'ufficio richiedesse alla Gori il ricalcolo e le modifiche delle bollette, ed evitare così tanti disagi ai cittadini. ... riscontriamo una gestione pessima del personale, con disagi di diversi dipendenti comunali, che in più di un'occasione hanno denunciato il loro stato ... ci sono stati, poi, dei concorsi interni con tempistiche sospette ... mi sembra un ritorno ai vecchi metodi ... noto una gestione disastrosa degli uffici risorse finanziarie, con atteggiamenti vessatori nei confronti dei cittadini in quanto non viene mai applicato il principio di aututela ... è stata sepolta da anni la Consulta delle attività Produttive, da me istituita quando fui sindaco, e che poteva essere importante oggi.
Avere una banca dati per monitorare le richieste delle attività produttive in termini di esigenze lavorative, in modo che il Comune potesse anche calibrare l'offerta formativa per andare nella direzione della domanda del tessuto produttivo ... non ho visto questa grande effervescenza dei lavori pubblici, a parte la vicenda Macchione ... se si pensa che è stato impegnato il 26,30% di quello previsto, e nel 2008 è stato pagato solamente il 3,57% ... Ricordo che fu mio il progetto di Via Macchione, continuato poi dal sindaco Gaetano Sessa ... ma di questo Amabile non ne fa alcun cenno ... anche per quando riguarda la farmacia comunale, da poco inaugurata, il progetto partì dalla mia amministrazione con l'allora presidente del consiglio farmaceutico Salvatore Memoli.
Poi il tutto si arenò per problematiche sul numero degli abitanti, scoglio superato col con uno studio sui flussi degli studenti fluttuanti dell'università degli studi di Salerno. Ma di tutto ciò non c'è menzione ... vedo degli atteggiamenti non cordiali, da furbetti del quartiere ... più volte si sono fatti proclami ed annunci sulla modifica del regolamento comunale sui criteri di nomina per la commissione affari istituzionali di controllo e garanzia, istituzione che per legge dev'essere presieduta da un consigliere di minoranza, per poter meglio esercitare il ruolo di controllo. Solo buoni propositi ma nulla di fatto... Le mie dimissioni servono anche per ridare dignità ai cittadini, spesso costretti con paura ad arruolarsi all'esercito dell'amministrazione per non essere emarginati. Siamo molto lontani dai tempi moderni, dove la cultura del servilismo e del clientelismo, ha soppiantato la meritocrazia e mortificato l'intelligenza.
Con le dimissioni da Presidente, che per certi versi, mi imbrigliano in un ruolo istituzionale super-partes a volte scomodo, adesso da consigliere mi sento più libero di svolgere un ruolo politico, di denuncia ed opposizione, improntata sempre alla correttezza. Respingo ogni accusa di chi ha sbandierato di essermi venduto alla maggioranza per un posto al sole. Per quanto riguarda il rapporto col gruppo l'Aquilone, abbiamo rapporti formali-istituzionali. Preferisco avere convergenza sulle idee più che sulle persone".
Conclude poi la conferenza il capogruppo di "Uniti per Fisciano" Andrea Landi, che conclude sostenendo " Ci fu chiesta la collaborazione dall'amministrazione Amabile, in cambio di un'assessorato. Noi abbiamo sempre rifiutato e solo in un secondo momento ci hanno proposto la Presidenza del Consiglio Comunale, che oggi, Giovanni Sessa lascia per una precisa scelta politica".
Milano. Ad ormai più di un anno dal primo lockdown il settore che vede meno la luce è quello del by
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