
Il presidente tiranno

Prima della lettura del verbale della precedente seduta, in una interrogazione-mozione con richiesta di risposta scritta al Sindaco Citro, è stato contestato lo scippo di ben 9 deleghe su 14, pari al 65% del totale, relative a settori vitali dell'attività amministrativa, da parte del vicesindaco Eva Longo, col risultato di deprivare delle sue prerogative lo stesso Citro. In proposito si è chiesto se l'attribuzione di poteri così ampi e articolati a un assessore che ha ricoperto per 10 anni la carica di sindaco non sia contraria alla legge e non infici la validità delle ultime elezioni, avendo nel contempo svuotato di poteri quasi tutti gli altri Consiglieri, disatteso la volontà dell'elettorato e inaridito la dialettica democratica dell'intero Consiglio.
Relativamente al più importante punto all'o.d.g., l'approvazione del rendiconto di gestione anno 2008, la maggioranza non ha tenuto conto della richiesta pregiudiziale di rinvio, motivatamente sollecitata dall'opposizione in quanto ai suoi consiglieri non erano stati forniti entro i 20 giorni di rito tutti i documenti dovuti a norma di statuto: risultavano non recapitati 2 interi fascicoli e quelli rilasciati in fotocopia mancavano di pagine e presentavano evidenti errori. Costretti alla discussione sui contenuti, i consiglieri di minoranza hanno dimostrato, sottolineando la mancanza della fondamentale voce relativa alla "Pellezzano Servizi" e segnalando voci contabili vaghe o mal giustificate nonché altri punti deboli del bilancio, come questo atto così decisivo nella vita amministrativa fosse incompleto e in parte incomprensibile.
Per fare qualche esempio, sono stati stigmatizzati: la pesante esposizione bancaria a interessi passivi, conseguente all'abuso di anticipazioni di cassa; il forte aumento, tra il 2004 e il 2008, della spesa del personale; la capacità di spesa inferiore, nel migliore dei casi, al 50%, con una "maglia nera" alla viabilità ; la mancata restituzione ai cittadini dei maggiori incassi registrati sulla Nettezza Urbana e l'insolvenza verso tanti creditori a fronte di ingenti somme sprecate per i cosiddetti "grandi eventi" (vedasi il caso della "concittadina" Katia Ricciarelli); la quasi totale incapacità di riscossione delle entrate, emblematizzata dalla percentuale del 42% dei morosi; l'esistenza di debiti fuori bilancio non segnalati: tra gli altri, la mancata corresponsione dal 1998 di quote associative alla Comunità Montana e al Polo Catastale Distaccato, con conseguente danno erariale; la difficile "riconoscibilità " in bilancio delle spese sostenute per pagare il Sindaco e gli Assessori; la distrazione di fondi della Cassa Deposito e Prestiti verso voci diverse da quelle previste.
A tali ed altri pesantissimi rilievi, il Sindaco, o chi per lui, non ha offerto risposte persuasive, appigliandosi talora ad argomenti inconsistenti e non dando alcuna risposta alla richiesta di chiarimenti sull'attuazione di due concorsi, quello dei vigili urbani e quello della "Pellezzano Servizi". Intollerabili poi sono apparse alcune prese di posizione autoritarie e offensive di ogni principio di libertà e di democrazia, come l'annuncio che saranno date altre 10 deleghe alla Longo, che della morosità verso la Comunità montana ha fatto una questione personale, quasi che il comune di Pellezzano sia una sua proprietà privata. Di fronte a questo atteggiamento dispotico, peraltro denunciato per un'intera campagna elettorale, e al tentativo di negare la parola a un consigliere di opposizione, si è scatenata un'alta e antiliberticida reazione verbale.
Quasi puramente di routine l'approvazione degli altri punti all'o.d.g., come la definizione degli indirizzi per la nomina di rappresentanti presso Enti/Aziende, la nomina di consiglieri o componenti nel Consiglio dell'Unione dei Comuni dell'Irno e nella Commissione Edilizia Comunale Integrata, benché qualche altra "scintilla" sia scoppiata a proposito dell'istituzione delle Commissioni Consiliari Permanenti, in ordine alle quali l'opposizione ha chiesto di attivare una Commissione Cultura e di rendere finalmente operante quella delle Pari Opportunità , la cui assenza fa vergogna alle passate e all'attuale amministrazione.