Perché i cittadini di Baronissi hanno scelto il vostro gruppo?
« Venivamo da un momento in cui i cittadini erano stanchi. C’era immobilismo e la città si era fermata. Le persone conoscevano già il Sindaco Moscatiello e cosa aveva fatto negli anni passati, e hanno avuto fiducia in lui. La nostra era proprio una bella lista, con molti giovani, anche se poche sono state le donne che sono riuscite poi ad emergere».
Quali sono attualmente le problematiche più urgenti che il Comune di Baronissi si trova ad affrontare?
« Rifacimento del manto stradale, soprattutto nella zona di Antessano, illuminazione di zone periferiche che prima erano totalmente al buio e risultavano essere pericolose per i cittadini, il servizio della raccolta differenziata, fermo come tipo di raccolta a 7-8 anni fa».
A distanza di qualche mese dalla sua nomina si sentirebbe di fare un bilancio di questi mesi trascorsi a Palazzo di Città , sia come rappresentante istituzionale che come donna?
«Il bilancio è positivo. C’è tanto da fare; durante i giorni di ricevimento arriva tantissima gente, ognuno con le proprie richieste, e si innervosiscono quando i loro problemi non vengono risolti subito. Da un punto di vista umano i primi tempi sono stati difficili, dovevo imparare a destreggiarmi nel lavoro. La strada è lunga e non credo di aver imparato tutto del giro di soli tre mesi. Mi sento fortunata ad avere un incarico così importante a soli 26 anni, ma è anche una bella responsabilità : ti senti addosso il carico di persone che contano su di te, ma devi comunque farti forza ed andare avanti».
Quando è nata in lei la passione per la politica?
« All’Università . Facevo parte di un’associazione studentesca, “Elsa”, composta da studenti di giurisprudenza, ed ero coinvolta nelle varie attività , come organizzazione di convegni ed eventi.
Entrare in politica è stata una sfida con me stessa, mi sono detta “provo”».
Quali sono state le difficoltà incontrate in questi anni?
« Nel 2007, quando mi sono candidata per la prima volta, è stato difficile perchè non ero conosciuta da nessuno. Giocava a mio svantaggio anche il fatto di aver studiato fuori. Sono stata comunque eletta consigliere d’opposizione, ed anche lì ero l’unica donna (il Vicesindaco Petta è l’unica donna in Giunta, ndr). La seconda volta, quest’anno, è andata meglio, ero molto più consapevole ed è stata una bella esperienza portare avanti una campagna elettorale con un gruppo».
Che consiglio si sente di dare ai giovani che si trovano a muovere i primi passi nel mondo della politica?
« Devono essere forti delle loro idee, perché ci sarà sempre qualcuno che dirà “quella è troppo giovane”. Bisogna andare avanti per la propria strada, senza entrare in quei meccanismi malsani della politica da cui, una volta entrati non si può più uscire, che non consentono di essere liberi e di seguire i propri ideali».
E un consiglio alle donne?
« Credo che valga lo stesso, forse le donne devono essere ancora più forti. Anche in questo caso ci sarà sempre una voce che dirà “…solo perché sei una donna”, ma basta rispondere con un sorriso e andare avanti».
Cosa pensa delle quote rosa?
« Sicuramente si deve dare più spazio alle donne, ma solo se in gamba e brave. Come accade per i giovani, uno non deve essere messo là solo perché “giovane” o “donna”. Da una parte sono d’accordo, dall’altro lato non vorrei che questa cosa venisse strumentalizzata e fosse proprio a discapito della donna stessa ».