E continua: « Dobbiamo dire chiaramente quello che vogliamo fare. La gente ci dice “fate più opposizione”, ci dice “non fate l’errore delle assenze in aula”. Il nostro deve essere un grande, moderno, partito di centro-sinistra, aperto, che tiene dentro tutti, che considera la diversità di ciascuno come una ricchezza». Riferendosi poi alle tensioni e alle lotte intestine del PD, in occasione di queste primarie Franceschini auspica maggiore collaborazione tra i suoi. In nome di quella lealtà che lo stesso Veltroni gli ha riconosciuto, dichiara: «Chiunque vinca avrà il sostegno di tutti gli altri». Si ferma anche sulla crisi. Dice: «In queste due settimane non dobbiamo dare l’impressione di essere concentrati sullo scontro interno. Le priorità sono altre perché il Paese vive un momento difficile. Il Governo ha finora nascosto la crisi, preoccupandosi solo di quello che va in televisione. Noi abbiamo proposto varie misure che sono state sempre bocciate, fra cui un aiuto alla povertà che dovremo riprendere». Fra queste proposte il segretario PD enuncia progetto di stage e formazione nelle aziende per centomila giovani del sud che la maggioranza ha rifiutato, una conferma alle parole di Amabile e Iannuzzi, che hanno accusato il Governo di centrodestra di condurre da troppo tempo una politica che reclude il Mezzogiorno in un angolo. L’invito accorato di Franceschini è di guardare avanti, per un partito realmente riformista che diventi più forte imparando dagli errori. Per il 25 ottobre: « Non andate solo a votare, -esclama - ma portate gente a votare, portate i “delusi”, che in questi anni hanno avuto diversi motivi per esserlo».