I carabinieri però non hanno ritenuto credibile la loro versione dei fatti e, dopo averli interrogati a lungo, hanno eseguito una serie di accertamenti tecnici, combinati con riscontri sui luoghi descritti dagli interessati, all’esito dei quali è apparso chiaro che non si era verificata nessuna rapina. A questo punto i denuncianti messi alle strette e dopo essersi più volte contraddetti, hanno ammesso di essersi inventati tutto per sottrarre l’incasso della sala giochi al proprietario, un 38enne di Montella (AV). La successiva perquisizione domiciliare eseguita nell’abitazione del 30enne consentiva di rinvenire e restituire all’avente diritto l’intera somma di denaro sottratta. Alla luce di quanto precede i due venivano deferiti a piede libero per il reato di “simulazione di reato” e gli atti assunti inviati alla Procura della Repubblica di Avellino e a quella del Tribunale per i minorenni per le ulteriori incombenze di competenza. Avellino, 02 novembre 2009