
Si è svolta questa mattina al Comune di Mercato S. Severino la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione della sagra invernale in costume "O' tiempo do' 700", a cura del Gruppo Sarnellianum Juranense operante nella frazione Ciorani. Un momento di aggregazione che si terrà il 29-30-31 gennaio e il 5-6-7 febbraio. Presenti all'incontro con la stampa il portavoce del gruppo, Ettore De Caro; l'assessore alle Politiche Culturali Assunta Alfano e altri membri dell'associazione succitata, tra cui il cuoco Fausto De Caro. "Per la nostra amministrazione - ha esordito l'assessore Alfano - la sagra è importante perché si rivive il '700 cioranese, periodo in cui sono vissute persone che hanno fatto la storia della fede cattolica, tra cui ricordiamo Sant'Alfonso Dei Liguori, San Gerardo Maiella e il beato Gennaro Maria Sarnelli". "In particolare - esprime la Alfano - Sant'Alfonso ha fondato la casa madre dei Redentoristi proprio a Ciorani." Prosegue ancora l'assessore Assunta Alfano: "La sagra promuove uno spaccato di storia in cui si rivive la tradizione culturale della comunità cioranese, legata ai valori di una volta". Ettore De Caro ha poi tratteggiato per sommi capi la particolare kermesse: "La sagra - ha affermato - intende riproporre la tradizione soprattutto religiosa del paese, attraverso iniziative collaterali quali una mostra fotografica nella cantina di palazzo Sarnelli, dove si svolgerà la manifestazione; si attueranno inoltre delle visite guidate al convento dei Redentoristi, dove si potranno ammirare bellezze storiche e religiose come i dipinti e le statuette realizzate dallo stesso Sant'Alfonso." "Quest'anno - ha ribadito De Caro - la sagra ha vissuto un miglioramento, dovuto soprattutto alla musica del gruppo Musicastoria, che eseguirà melodie settecentesche, ma anche alla performance di un gruppo tutto sanseverinese: Na' voce e na' tammorra." Nel corso delle degustazioni saranno inoltre presentati alcuni mestieri d'epoca, grazie ai personaggi in costume, mentre l'aspetto culinario è rimasto pressoché invariato dallo scorso anno. Ecco, per la cronaca, i piatti tipici che si potranno assaporare durante la kermesse: pasta e fagioli, cavatelli al ragù di "scamuorzo", scarola e fagioli, mallone e patate, carne con patate e "pupacchielle", ricotta e crostata di castagne. "Tutti presupposti per una serata lieta - dichiara Ettore De Caro - al coperto in sale riscaldate." A conclusione della presentazione, il cuoco Fausto De Caro ha illustrato queste specialità settecentesche, piatti "ricchi di proteine e carboidrati - ha asserito - semplici e tradizionali anche se pesanti".