Ma la cosa più clamorosa è avvenuta pochi minuti più tardi, quando cioè la ditta di recupero auto stava procedendo al traino della Rover. In quell’istante, infatti, profittando del fatto che uno dei carabinieri era impegnato a redigere gli atti del sequestro assieme all’operaio del recupero, il pregiudicato gli balzò alle spalle, colpendolo fortemente alla testa e facendolo cadere a terra. L’uomo, fermato immediatamente dagli altri militari di pattuglia, riuscì comunque a sferrare alcuni calci al militare a terra.
Il pregiudicato fu quindi immediatamente ammanettato e tratto in arresto per i reati di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre il militare aggredito, trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Landolfi di Solfora, venne trovato affetto da abrasioni e contusioni, nonché da una frattura composta dell’omero, motivo per il quale, addoggi, ancora non è potuto ritornare in servizio.
In seguito al processo penale, il pregiudicato solofrano, V.M. classe 1977, è stato condannato ad una pena di 1 anno, 1 mese e 15 giorni di detenzione domiciliare, che i carabinieri della stessa Stazione di Solofra sono andati a notificargli proprio nella serata di ieri. L’uomo, tratto quindi in arresto e subito condotto presso l’abitazione di residenza, dovrà rimanere ristretto presso quella casa fino al termine della pena a cui è stato condannato.